In questa intervista ci immergiamo nel mondo affascinante dell’attore e regista Alex Partexano, vincitore dell’ultima ediizione del “Premio Vincenzo Crocitti International” fra gli artisti in carriera. Con una carriera che abbraccia decenni di cinema, televisione e teatro, Partexano condivide con noi i momenti che hanno plasmato il suo percorso artistico. Dalle prime ispirazioni, nate durante le domeniche cinematografiche in famiglia, alla gioia di ricevere il prestigioso Premio Crocitti. Ogni risposta di Partexano è un tuffo nella sua profonda passione per la recitazione e per la regia. Parliamo dei ruoli che più hanno segnato la sua carriera e scopriamo i progetti futuri che stanno prendendo forma nella sua mente creativa. Attraverso le sue parole, emerge non solo l’artista, ma anche l’uomo che, con umiltà e determinazione, ha saputo lasciare un segno nel panorama culturale italiano.

INTERVISTA AD ALEX PARTEXANO
Cosa ti ha ispirato a diventare un attore e un regista?
Ricordo che da bambino dopo il classico pranzo domenicale, si andava al cinema con papà e mamma come d’uso nella maggior parte delle famiglie italiane. Il rituale della tradizione siciliana voleva che prima di entrare al cinema ci si gratificasse con un bignè ripieno di crema di ricotta come augurio di un buona visione. In una di queste domeniche, alla fine del primo tempo del colossal “Ben Hur”, chiesi a mamma come quelle persone potessero stare dentro uno schermo, e mia mamma mi spiegò sinteticamente la tecnica delle riprese con degli attori/attrici; e chiesi se quello fosse un mestiere….lei mi rispose di si. Dopo qualche secondo di stupore e riflessione, le dissi :”Pure io” e lei annui con tenerezza. La regia mi ha sempre affascinato, ma, per pigrizia, ho iniziato questo viaggio da poco, perché quando vuoi raccontare una storia come ti piace…Devi essere il regista!
Come ti sei sentito quando hai vinto il Premio Crocitti?
Tra tutti i premi che ho ricevuto durante la mia carriera, questo premio è
stato particolarmente emozionante perché Vincenzo Crocitti non era
solo un collega ma anche un caro amico. Credo di essere il collega che
ha lavorato più a lungo con lui nel serial di grande successo
“Carabinieri”. Quando una persona non c’è più fisicamente solitamente
si dice che era una brava persona: Vincenzo non era solo una brava
persona, era anche una bella persona!
Quali sono stati i ruoli più significativi che hai interpretato?
Mi vengono in mente tanti ruoli, quelli ai quali sono particolarmente affezionato sono: il personaggio di Giulio creato appositamente per me dal grande Alberto Silvestri nella prima sit-com italiana dal titolo “Orazio” prodotta da Mediaset per Canale 5. Nella sit-com il personaggio di Orazio era interpretato da Maurizio Costanzo e Giulio era il cugino di VI grado. Un altro personaggio al quale sono molto affezionato è l’Ufficiale Partexano del famoso film di Federico Fellini “E la Nave va”: il più grande registra del mondo mi ha onorato dando il mio cognome ad uno dei personaggi principali della sua opera proiettata in tutto il mondo. Ce ne sarebbero altri perché tutti i ruoli sono importanti e perché tra teatro, cinema e televisione avrei l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, ho citato solamente questi due personaggi per eleganza.
Puoi parlarci di un progetto di cui sei particolarmente orgoglioso?
Dopo il successo del mio cortometraggio “Il custode”, anche se a esser corretti dovrebbe essere indicato come mediometraggio per via della durata di 20 minuti, ho ideato un nuovo progetto che sarà la mia opera prima come lungometraggio. Si tratta di un thriller-crime corale di cui sono particolarmente orgoglioso perché ha richiesto 3 anni di revisione per la sceneggiatura. Per concludere citando Alfred Hitchcock, 3 sono le cose importanti per un buon film: sceneggiatura, sceneggiatura, sceneggiatura.
Alex riceve il Premio Massimo Jaboni, domenica 19/01/25

Alex ha ricevuto il premio “Premio Antenna d’oro per la Tv” nella sala Sala della Protomoteca, in Campidoglio a Roma il 14/01/25

Lascia un commento