Una canzone nata da un’ispirazione adolescenziale e riscritta con la maturità di oggi. Francesco Rinaldi racconta una storia di desiderio proibito e turbamento interiore, con un linguaggio autentico e diretto che mescola ironia e malinconia, portando l’ascoltatore nel cuore delle emozioni più scomode.

Ciao, Francesco. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo singolo “Battito d’aprile”?

Ciao, l’ispirazione di questo brano nasce da molto lontano, quando in adolescenza mi iniziai ad imbattere nelle prime cottarelle anche nei confronti di ragazze impegnate, poi però la vera ispirazione per completare testo e

musica arriva quest’anno in seguito a maturate consapevolezze.

Credi che il tema trattato nel brano sia piuttosto ricorrente?

Sì credo che sia di certo un tema molto ricorrente, poi c’è chi lo ammette e chi mente, ma è nella natura umana interessarsi a ciò che è proibito, quindi anche volendo seguire una certa morale, quando entra in gioco un forte attrazione mentale può scatenare il caos.

Secondo te, si può apprendere molto di più dalle situazioni scomode?

Secondo me paradossalmente si apprende di più dalle situazioni di piattezza e comodità, perché mentre quando si vive in situazioni scomode si passa molto tempo a desiderare semplicemente la quiete, ma quando per fato o per merito si raggiunge la quiete si possono comprendere meglio i desideri più profondi.

Hai in mente altri progetti per il futuro?

Ho sempre sopravvalutato il futuro escludendo di godermi un presente quindi a questa domanda rispondo che di progetti e ambizioni per il futuro ne avrei abbastanza ma spero di riuscire a focalizzarmi su piccole soddisfazioni realizzabili nel breve termine.


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