Un esordio potente per il trio alternative rock, che con “Restless Analogue” esplora il disagio di vivere in un mondo digitale. Tra suoni ruvidi e testi intensi, la band racconta l’irrequietezza di chi cerca autenticità in una realtà frammentata e sempre più virtuale.

Ciao, ragazzi. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo singolo “Restless Analogue”?

“Restless Analogue” è una riflessione sul ruolo di ognuno di noi, al giorno d’oggi, nella società moderna. L’interazione, portata al livello digitale, ha reso la comunicazione stessa priva di vero rapporto umano: l’unico tentativo rimasto è cogliere l’attenzione di chi non possiamo nemmeno vedere.

Quali emozioni prevalgono all’interno del brano?

Dal punto di vista musicale risulta energico e ritmato ma, il testo è sicuramente più riflessivo e cupo cercando di catturare l’essenza di una generazione in bilico tra digitale e analogico.

Vorreste illustrare il vostro nuovo EP “Inconcrete”?

“Inconcrete” è un sogno lucido, una narrazione frammentaria tra quiete e tensione, che lascia spazio all’ascoltatore per identificarsi e riflettere sulle proprie esperienze.

Avete già in mente qualche progetto per il futuro?

Attualmente stiamo lavorando a nuovi brani per un futuro Album/Ep.

La nostra attitudine primaria è il piacere della condivisione, questa nostra caratteristica ci ha portato recentemente a conoscere persone simili a noi. Siamo fiduciosi del fatto che queste “contaminazioni” porteranno diverse collaborazioni.


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