Ogni nota è un’emozione che prende forma. Ash & Rise tornano con un brano che mescola meraviglia, intuizione e quotidianità. In questa intervista, la coppia artistica svela la visione che guida il loro percorso, tra ricerca sonora e incontri che accendono nuove possibilità.

Quanto è importante per voi mantenere un equilibrio tra melodia e significato nel testo di un brano?
È fondamentale. Cerchiamo sempre di trovare un punto d’incontro tra ciò che suona bene e ciò che vogliamo comunicare. La melodia cattura, il testo lascia il segno.
Avete dichiarato di voler sorprendere e lasciare un segno: come si traduce questo obiettivo nelle vostre scelte musicali?
Cerchiamo soluzioni non scontate, sia nei suoni che nella scrittura. Ogni brano è un’occasione per spingerci oltre e raccontare qualcosa in modo nuovo.
Cosa rappresenta per voi l’incontro descritto nella canzone in termini simbolici e personali?
Rappresenta un’esperienza particolare, di quelle che arrivano all’improvviso e ti spiazzano. A volte basta un incontro, o anche solo qualcosa che ti capita senza preavviso, per cambiarti l’umore, la giornata o, in certi casi, anche la vita. Ci piace raccontare proprio quel tipo di magia inaspettata.
Che tipo di ascoltatore immaginate per i vostri brani?
Chi cerca emozioni vere, chi ama perdersi nei dettagli e lasciarsi trasportare da un’atmosfera. Non serve una categoria: basta la voglia di sentire qualcosa.
Pensate che le esperienze quotidiane siano la chiave per un pop che emoziona davvero?
Assolutamente sì. Le piccole cose, raccontate con sincerità, arrivano più lontano di qualsiasi costruzione artificiale. La realtà emoziona se la sai osservare bene.
Come vi relazionate con il mondo digitale, social e piattaforme di streaming nella diffusione della vostra musica?
Sono strumenti fondamentali oggi. Cerchiamo di usarli in modo autentico, senza snaturarci, ma con la consapevolezza che ci permettono di arrivare a persone lontanissime.


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