Shanda’s river: in blu-ray l’horror italiano ispirato a Bava e Fulci

Autore, tra l’altro, del fantascientifico New order, interpretato nel 2012 da Franco Nero, il regista Marco Rosson dichiara di essersi ispirato alla trilogia delle Tre Madri realizzata da Dario Argento e ai lavori di compianti maestri nostrani dell’horror in fotogrammi quali Mario Bava, Lucio Fulci e Joe D’Amato alias Aristide Massaccesi per mettere in piedi Shanda’s river, il cui titolo fa riferimento ad un particolare fiume di Voghera.

Fiume dal nome che proviene da quello di una giovane contadina giustiziata all’inizio del Cinquecento perché accusata di stregoneria e sulle cui leggende inizia a condurre uno studio una antropologa dalle fattezze di Margherita Remotti, approdata nella piccola città del nord Italia senza immaginare, però, di rimanere intrappolata in un sortilegio.

Perché, in maniera analoga a quanto accaduto alla protagonista del contemporaneo Auguri per la tua morte di Christopher Landon e in precedenti e meno conosciuti modelli cinematografici come Wake up and die di Miguel Urruita, finisce per risvegliarsi di continuo lo stesso giorno, dopo essere stata ferocemente uccisa.

E sono proprio le sue diverse eliminazioni a movimentare l’attesa alla base dei novantuno minuti di visione che, nel tirare in ballo un antico rituale basato su strani simboli, coinvolgono anche un ispettore nei cui panni troviamo il Toni Pandolfo di The broken key e un giornalista investigativo incarnato da Diego Runko e impegnato a seguire gli omicidi commessi, a quanto pare, da una setta.

Nomi che, insieme a Claudia Marasca e Marcella Braga, completano il cast di un’operazione che, aggiudicatasi il Los Angeles Film Award nella categoria Best Horror e il Tabloid Witch Award come miglior montaggio e migliore colonna sonora, non lascia certo a desiderare per quanto riguarda lo splatter, tra un sanguinolento accoltellamento sotto la doccia, cavamenti di occhi e sbudellamenti eseguiti a mani nude.

Sebbene non sia esclusivamente su questo aspetto sensazionalistico che punta la scorrevole opera di Rosson, la cui unica pecca è riscontrabile nelle non sempre convincenti prove sfoderate dal cast, difetto tipico delle produzioni indipendenti di genere tricolori.

Con doppio audio italiano e inglese e booklet incluso nella confezione, Cine-Museum lo rende disponibile su supporto blu-ray, arricchito da contenuti speciali che, oltre a teaser, trailer, un videoclip e due scene tagliate, annoverano sette minuti di backstage, dieci di dietro le quinte e tre di finta intervista a Daniel Roth, ovvero il personaggio del sopra menzionato Runko.

Senza contare il trailer di Deadshock, a firma dello stesso Rosson, e un tutorial make up zombie con Eleonorita Acquaviva relativo allo stesso film.

 

Francesco Lomuscio