In dvd i drammatici Albanese e De Sica di Cento Domeniche e I limoni d’inverno

Si aggiungono in dvd alla library di CG Entertainment (www.cgtv.it) due titoli passati sugli schermi dell’edizione 2023 della Festa del Cinema di Roma prima di approdare ufficialmente nelle sale.

Si tratta di Cento Domeniche e I limoni d’inverno, il cui curioso aspetto comune risiede nella scelta di calare in ruoli drammatici due volti noti della risata tricolore.

 

Cento Domeniche

Operaio di un cantiere nautico abituato a condurre una vita mite e tranquilla, Antonio Riva è deciso a regalare alla propria figlia Emilia, per il suo imminente matrimonio, il ricevimento che ha sempre sognato; ma, se da un lato pensa di poter contare sui risparmi di una vita, dall’altro la banca di cui è da sempre cliente sembra nascondere qualcosa che lo porta a scoprire che chi custodisce i nostri tesori non sempre è anche custode dei nostri sogni.

E, con Liliana Bottone nel ruolo della ragazza, è Antonio Albanese a vestire i panni del protagonista e a trovarsi dietro alla macchina da presa per questa ora e mezza di visone dedicata a coloro che hanno subito le conseguenze dei crack finanziari delle banche cui si erano affidati. Una ora e mezza di visione tutt’altro che volta alla risata, come ci si aspetterebbe da colui che ci ha regalato il personaggio di Cetto La Qualunque, e che, al contrario, forte della fotografia di Roberto Forza chiaramente finalizzata a non lasciar mai splendere il sole in cielo, arriva quasi a sfiorare sottopelle un’atmosfera thriller. Perché è impossibile non avvertire un certo aumento della tensione nell’assistere alla nient’affatto tranquilla situazione in cui finisce improvvisamente il povero Antonio; tanto più che le persone che lo circondano sembrano per lo più far finta di non sapere niente – proprio come in una classica storia basata sulla paranoia – per quanto riguarda la tragica circostanza che sta investendo tutto il paese dove l’uomo vive. Fino ad un epilogo altamente amaro, seppur lasciato a suo modo aperto.

 

I limoni d’inverno

Christian De Sica è Pietro Lorenzi, ex professore di lettere di liceo ormai in pensione che si tiene occupato attraverso la scrittura e che, alle prese sul terrazzo con l’attività di giardinaggio, comincia ad intessere un profondo dialogo con la Eleonora interpretata da Teresa Saponangelo.

Da qui, con Francesco Bruni e Luca Lionello rispettivamente impegnati ad incarnare il figlio e il fratello dell’uomo e Max Malatesta nella parte del compagno della donna, Caterina Carone mette in piedi una delicatissima storia che le consente di sfruttare ancora una volta – sette anni dopo il favolistico Fräulein – Una fiaba d’inverno – il mattatore della comicità natalizia in un contesto decisamente lontano da quelli divertenti a cui ci ha abituati nel corso della sua cinquantennale carriera. Una delicatissima storia incentrata, appunto, sul rapporto che s’instaura progressivamente tra i due protagonisti in una sorta di limbo sospeso tra la terra e il cielo, lontano dalla velocità della città, nell’intento di spingere a credere ancora nella “possibilità di essere felici”. Man mano che, con Agnese Nano tirata in ballo per fare da ex moglie a lui, reso da un decisamente convincente De Sica malinconico (e che avrebbe meritato una candidatura ai David di Donatello) che duetta splendidamente insieme alla mai disprezzabile Saponangelo, la narrazione avanza lentamente rispecchiando non poco una certa tipologia di Settima arte francese sentimentale. Fino al commovente ma nient’affatto scontato epilogo di un’operazione che, portando pian piano alla luce i drammi che affliggono nell’intimo Pietro ed Eleonora, non lascia per nulla celata l’importanza dei ricordi.

 

Francesco Lomuscio