Si può fare!: due giorni di doppiaggio nel ricordo di Oreste Lionello a Cittanova

Mattatore del palcoscenico e straordinario doppiatore, indimenticabile voce di Woody Allen e altri divi del cinema, Oreste Lionello torna idealmente nella sua terra, a 15 anni dalla scomparsa, con “Si può fare!”, evento sul doppiaggio promosso per le giornate di 11 e il 12 maggio dalla SRC – Scuola di Recitazione della Calabria. Un week-end dedicato all’arte del leggio promosso dalla struttura calabra, fondata e diretta dall’attore Walter Cordopatri. Momento clou dell’evento, l’inaugurazione della sala doppiaggio che verrà intitolata al grande attore e doppiatore reggino, nei locali della scuola, ex carcere di Cittanova.

INTERVISTA A WALTER CORDOPATRI

Salve Walter, benvenuto su “Mondospettacolo”. Parliamo subito dell’evento che si terra’ tra l’11 e il 12 Maggio, dal titolo: “Si puo’ fare”. Perche’ dedicare un evento al grande Oreste Lionello? Grande artista, dimenticato presto?

Abbiamo dedicato l’evento e la sala sia al doppiaggio in generale, ma soprattutto ad Oreste Lionello, perché ritengo sia stato un doppiatore dal talento straordinario per la recitazione in generale e nello specifico per il doppiaggio. Mi piacevano molto la sua grande predisposizione e la sua duttilità, riuscendo in ogni film ad avere un carisma, una personalità spiccata, mirata che traspariva nei personaggi doppiati. Un uomo molto serio e deciso, ma anche professionale. Una figura molto affascinante. Non posso non citare il collegamento che aveva con la Calabria, il suo amore per questa terra e nello specifico per Reggio Calabria, quindi chi meglio di lui poteva avere dedicato la sala ed evento. Sono orgoglioso di questa scelta di Lionello come figura di riferimento per la due giorni e a cui dedicare la sala di doppiaggio.
Chi puo’ partecipare all’evento? Solo colore che hanno delle basi sul doppiaggio o anche principianti che accostano per la prima volta a quest’arte?
L’evento è aperto ad attori e aspiranti attori nello specifico e di conseguenza doppiatori e aspiranti doppiatori. Quello che si richiede è una piccola predisposizione alla recitazione, alk doppiaggio; la lavorare con la voce. E’ preferibile che ci siano queste caratteristiche, perché si richiede una predisposizione e un’attinenza. Questo per rendere più affascinante la masterclass e avere un appiglio.più professionale, ma non è richiesta un’esperienza già pregressa o una preparazione al doppiaggio o in generale aver già fatto un percorso professionale”.
Che cosa pensa Walter del futuro del doppiaggio? Davvero le voci dei doppiatori saranno sostituite con quelle prodotte dall’intelligenza artificiale?
Come in tutte le cose è l’utilizzo e la modalità che fanno la differenza. Può essere utilissima in ambito comunicativo come devastante in ambito sociale, culturale e in generale. Se usata bene l’Intelligenza Artificiale potrà arricchire la nostra esperienza di vita e agevolarci su tantissime cose. Nel caso specifico del doppiaggio secondo me non bisogna assolutamente toccare nulla di creativo e artistico che questa disciplina richiede, quindi la lascerei così com’è.  Le voci forse potranno ma non dovranno mai essere sostituite, perché ci sono sfumature, toni, colori e una creazione artigianale che solo l’uomo può e deve dare a questa disciplina meravigliosa, che soprattutto in Italia è molto riconosciuta, utilizzata e ha una storia. Il doppiatore non può  e non deve essere sostituito dall’AI perché sono troppo pregiati la sua arte e il suo ruolo e la sua figura nel panorama artistico italiano, quindi il doppiatore non si tocca e le voci devono rimanere artigianali.
Walter Cordopatri
Walter Cordopatri