In 4k Ultra HD e blu-ray arriva Un italiano in America, terza regia del grande Alberto Sordi

Considerando che la sua carriera ha preso una svolta definitiva quando fu protagonista dell’enorme successo Un americano a Roma, nel 1967 Alberto Sordi, dopo essersi cimentato nella regia di Fumo di Londra e Scusi, lei è favorevole o contrario?, decise di passare per la terza volta dietro la macchina da presa, sfruttando un titolo che richiamasse, in un certo senso, quel caposaldo del 1954 diretto da Steno: Un italiano in America.

Un racconto che, anziché raccontare dell’influenza statunitense sulla mente di un giovane capitolino, narra l’approccio diretto tra un sempliciotto nostrano e la pienezza del regno a stelle e strisce, visto con un occhio ovviamente non privo di risate graffianti.

Ed è lo stesso Albertone a vestire i panni del benzinaio Giuseppe Marossi, il quale, contattato da un’emittente televisiva americana, viene invitato ad incontrare davanti alle telecamere il suo scomparso padre, creduto morto ormai da trent’anni: Lando, ovvero Vittorio De Sica, ormai ritiratosi negli States per svolgere una dubbia attività di business man.

Ritrovatisi, i due decidono di riprendere i rapporti e di andare incontro ad un lungo viaggio, in modo da trascorrere molto tempo insieme con lo scopo di scoprire il più possibile l’uno dell’altro; man mano che Lando decide di inserire Giuseppe nel luccicante universo dei casinò, delle slot e del gioco d’azzardo, portandolo in un contesto assai lontano dalla semplicità della lontana Italia.

Quindi, la grandezza dello sguardo attento del Sordi regista consente a Un italiano in America di aprire le danze con la lungimirante intuizione di prendere di mira la cosiddetta tv del dolore che oggi, con i suoi cinici risvolti costruiti ad hoc per acchiappare più share possibile, è tanto gettonata.

E l’opera prende una direzione tutta basata sull’improvvisazione, sia registica che recitativa, utilizzando una coppia d’assi che si fanno qui anfitrioni di uno spaccato al vetriolo rivolto all’ovattato regno statunitense.

L’idea e la struttura che sta alla base sono le medesime di Fumo di Londra, ma stavolta immerse tra i palazzoni di New York e le lunghe highway degli USA, in modo da creare qualcosa che potesse divertire lo spettatore, senza mai perdere di vista la giusta contestualizzazione.

Con al fianco il fido sceneggiatore Rodolfo Sonego (autore, tra l’altro, dello script di Una vita difficile), Sordi mette in piedi un road movie all’amatriciana tenendo l’occhio fisso sul duo di protagonisti, rappresentanti di un tragicomico rapporto padre/figlio tanto caro all’attore/regista (non a caso, nel 1983 avrebbe realizzato In viaggio con papà, affiancato da Carlo Verdone).

Tanta allegria e tanto divertimento sa portare ancora Un italiano in America, nel cui cast è presente il Gray Frederickson che produsse nel 1974 Il padrino parte II, agguantando un premio Oscar insieme a Francis Ford Coppola e Fred Roos.

Koch Media ne rende disponibile una gustosa edizione home video che, inserita in elegante slipcase cartonato, include il film sia in formato 4K Ultra HD che in blu-ray.

 

Mirko Lomuscio