Stasera in tv Lettere da Iwo Jima di Clint Eastwood

Stasera in tv su Warner tv alle 21,30 Lettere da Iwo Jima, un film del 2006 diretto da Clint Eastwood, che affronta il tema della battaglia di Iwo Jima durante la seconda guerra mondiale dal punto di vista dell’esercito giapponese. Il film è complementare alla precedente opera del regista, Flags of Our Fathers, che considera la stessa battaglia dal punto di vista delle truppe statunitensi. Il soggetto è tratto dal romanzo Picture Letters from Commander in Chief di Tadamichi Kuribayashi. Lettere da Iwo Jima e Flags of Our Fathers rappresentano l’omaggio che Eastwood ha voluto dedicare ai caduti di entrambi gli schieramenti. Con Ken Watanabe, Kazunari Ninomiya, Tsuyoshi Ihara, Ryo Kase, Shido Nakamura, Hiroshi Watanabe, Takumi Bando.

Trama
Seconda guerra mondiale: sulla sacra isola dalle spiagge nere, i soldati nipponici combattono strenuamente. L’ex fornaio Saigo, l’allievo poliziotto idealista Shimuzu, il barone Ishi – campione olimpico di equitazione – e tutti gli altri sono sotto il comando del generale Tadamichi Kuribayashi, uomo di grande cultura che ha vissuto a lungo negli Stati Uniti.

“Seconda parte del dittico che Eastwood ha dedicato a uno degli episodi più significativi della Seconda guerra mondiale, speculare a Flags of Our Fathers (anch’esso del 2006, girato sullo stesso set quasi in contemporanea): come raramente è accaduto nella storia del cinema americano, qui il punto di vista è esclusivamente quello del “nemico”. Oltre a rendere onore ai caduti di entrambi gli schieramenti e in generale di tutti i conflitti, Eastwood riesce a mostrare con acume esemplare tutto l’orrore e la tragicità della guerra, senza scivolare nella retorica nemmeno nei momenti più drammatici e cruenti. All’assurdità delle convenzioni sociali e militari (il nazionalismo portato all’estremo, la paradossale e per noi quasi incomprensibile pratica del seppuku) contrappone l’umanità di persone come Saigo e Kuribayashi, ritratti nella loro quotidianità con realismo totale. La morte viene così rappresentata con macabra naturalezza, trasmettendo allo spettatore un senso di desolazione accentuato dalla superba fotografia desaturata di Tom Stern e dalla colonna sonora malinconica e struggente di Kyle Eastwood (figlio del regista). Uno dei risultati migliori nella filmografia di Eastwood, che qui riesce ad arricchire il suo stile asciutto ed essenziale con momenti di grande lirismo. Il film, premiato con l’Oscar per il miglior montaggio sonoro, è stato distribuito in giapponese con i sottotitoli, ma per l’uscita home video italiana è stata aggiunta una versione doppiata nella nostra lingua”.
(LongTake)

 

 

Luca Biscontini