TORNA JAMES BOND IN “SPECTRE”. RECENSIONE IN ANTEPRIMA DEL NUOVO 007 CON DANIEL CRAIG E LA BELLUCCI!

Spectre locandina

Questa mattina abbiamo visto in anteprima il tanto atteso “Spectre“, 24° capitolo della saga dell’Agente 007, James Bond.

Città del Messico, Giorno dei Morti. In mezzo a migliaia di persone festanti, fra travestimenti da scheletri e carri allegorici, l’agente James Bond (Daniel Craig) in missione non autorizzata, riesce a scovare il boss Marco Sciarra (Alessandro Cremona), un italiano che fa parte della temibile organizzazione “Spectre“. Ingaggia con lui un lungo e distruttivo inseguimento per le strade affollate, che termina con uno spettacolare combattimento sull’elicottero col quale Sciarra tenta la fuga e dal quale cade nel vuoto. Tornato a Londra, Bond viene redarguito dal nuovo capo del Centro per la sicurezza nazionale Max Denbigh (Andrew Scott), il quale è intenzionato a sopprimere la sezione MI6, che fa capo a “M” (Ralph Fiennes) e che gli fa iniettare da “Q” (Ben Whishaw) un “GPS molecolare” nel sangue, così da poterlo monitorare ovunque.

Bond vola a Roma per salvare la vedova Sciarra (Monica Bellucci) dai sicari della Spectre e riesce anche ad infiltrarsi nella riunione dell’organizzazione criminale, che fa capo a Franz Oberhauser (Christoph Waltz). Viene però scoperto e ingaggia un adrenalinico inseguimento in auto per le strade di Roma con Hinx (Dave Bautista), l’energumeno che ha preso il posto del defunto Sciarra. Aiutato segretamente da “Q” e Moneypenny (Naomie Harris), Bond arriva poi in Austria per trovare Madeleine Swann (Léa Seydoux), la figlia del suo vecchio nemico Mr. White (Jesper Christensen), la quale può essere decisiva per aiutarlo a capire le dinamiche della Spectre e che lo porterà a scoprire un incredibile e sconvolgente segreto legato al suo passato.

Dopo il successo mondiale di “Skyfall“, Sam Mendes dirige il suo secondo film della saga, con Daniel Craig alla quarta (e presumibilmente ultima) interpretazione dell’agente segreto di Sua Maestà. La stampa britannica lo ha definito “il miglior Bond di sempre“, ma in realtà non è tutto oro quello che luccica. Per carità, ci sono cose ottime, come l’esplosivo prologo in Messico (assolutamente strepitoso, ed il più costoso della storia degli 007) e il piano-sequenza che apre il film, e poi l’inseguimento a Roma sul Lungotevere (e anche sotto!). Non mancano ironia, belle donne, inseguimenti mozzafiato, distruzioni di auto di lusso, suggestive location in giro per il mondo, cattivi tostissimi.. Insomma, il mix è lo stesso di sempre e sicuramente il pubblico gradirà molto e gli incassi saranno strepitosi. Resta però l’impressione che si potesse fare di più, visti i buchi di sceneggiatura e i conti che non tornano del tutto, anche riguardo lo sconvolgente “segreto” gelosamente custodito (tanto che è stato espressamente chiesto ai giornalisti di non spoilerarlo), che appare onestamente molto poco verosimile e forzato, della serie “che ci possiamo inventare per sconvolgere i fan di 007?“. Quindi focalizzatevi sul puro intrattenimento senza troppi pensieri, quello sicuramente non vi deluderà.

Riguardo gli attori, a parte l’algido Bond di Craig (che non mi ha mai fatto impazzire), direi che Christoph Waltz poteva essere sfruttato meglio, mentre gli altri sostanzialmente se la cavano. Discorso a parte per Monica Bellucci che, strombazzata e pompata per mesi dai media italiani, si vede in realtà solo in due scene due (e neanche memorabili, così come il suo inglese), con le italiane Bianchi, Paluzzi, Cucinotta e Murino che hanno fatto decisamente di più (e meglio) nei precedenti film della saga. Completano il cast Rory Kinnear, un cameo di Judy Dench e di vari attori italiani, tra cui Francesco Arca. Stupende invece le musiche di Thomas Newman, con una coinvolgente partitura che strizza l’occhio al sound dell’epoca d’oro degli 007, mentre sugli immancabili titoli di testa c’è il bel brano “Writing’s on the wall” di Sam Smith che, anche se non raggiungerà il successo mondiale della “Skyfall” di Adele, resta comunque molto godibile.

Presentato ieri sera in prima mondiale a Londra e stasera all’Auditorium Conciliazione di Roma con relativo red carpet di Mendes-Craig-Waltz-Bellucci, il ventiquattresimo film di 007 uscirà nelle sale italiane il 5 novembre, distribuito dalla Warner Bros. Infine una nota di colore: nonostante il cognome del personaggio della Bellucci sia “Sciarra”, in inglese tutti gli attori lo pronunciano maldestramente “Schiara”, compresa lei e anche il prete romano che celebra il funerale in italiano. Misteri della fede.

VOTO: 6.5

 

Ivan Zingariello