Conversazioni con altre donne: non basta amarsi per stare insieme

Conversazioni con altre donne è il primo lungometraggio diretto da Filippo Conz, proveniente dall’universo degli short e dal mediometraggio horror Strani anelli.

Il film vede Francesco Scianna nei panni dell’ex marito della settima damigella di una sposa, ovvero Valentina Lodovini.

Nonostante il loro matrimonio fosse sprofondato nelle acque più profonde, i due si rincontrano al banchetto nuziale a Tropea, dopo che la donna aveva accettato un invito all’ultimo momento. Fingono di non conoscersi e si rapportano l’un l’altra come se fosse la prima volta. Lui fa finta di dimenticarsi di alcuni particolari e lei sta al gioco.

Francesco Scianna in questo ruolo è un romantico senza limiti che prova a riprendere il suo tesoro ormai perduto da tempo. Valentina, sposata con un dottore di New York, sembra voler flirtare e basta con l’avvocato. Un intreccio di relazioni, ma gli occhi non mentono mai.

Conversazioni con altre donne sembra un po’ un Romeo e Giulietta riadattato all’epoca moderna, con tutte le sfaccettature delle relazioni di oggi. Il regista riesce nell’impresa di tenere il pubblico sulle spine fino alla fine, oscillando tra speranza e rassegnazione. La razionalità di Valentina è un muro invalicabile, ma ci sono amori che non possono finire.

Conversazioni con altre donne è l’emblema di molti rapporti moderni e racchiude tante problematiche che si presentano all’interno delle relazioni. Non basta amarsi per poter vivere per sempre felici e contenti, anzi, l’amore è l’ultima delle cose nella grande lista. Gli attori ci mostrano, recitando in questo ruolo, che per stare insieme occorre molto di più rispetto ad un semplice sentimento.

Le persone che hanno provato questo tipo di “Purgatorio” avrebbero sicuramente preferito una scelta netta piuttosto che un’altalenanza straziante. Conversazioni con altre donne è un film che aiuta a riflettere. A volte bisogna saper lasciar andare determinati legami.

 

 

Virginia Lepri