Dietro le quinte de Il Declamatore: intervista agli Stanislao Sadlovesky

Abbiamo intervistato gli Stanislao Sadlovesky per scoprire il processo creativo dietro il loro debut album “Il declamatore”. Condividendo le loro esperienze personali che hanno alimentato la creazione di questo viaggio sonoro, gli Stanislao Sadlovesky ci hanno offerto un’incisiva e intima panoramica della loro musica e della loro visione artistica.

Quanto ritenete fondamentali la passione e lo studio per intraprendere una carriera musicale?

La passione è fondamentale. È la benzina che mette in moto la macchina. Lo studio è importante, ma, una volta approfondita la parte tecnica, bisogna fare un passo indietro e metterla a disposizione della fantasia.

In relazione al vostro recente lavoro discografico, “Il Declamatore”, esiste un filo conduttore che lega le diverse tracce presenti nell’album?

Non abbiamo cercato appositamente l’uniformità, però l’abbiamo ottenuta! È stato un percorso naturale, senza sforzi. Tutti gli elementi si sono allineati correttamente, sia come scaletta che come risultato complessivo. È come se i matti di un ospedale psichiatrico fossero stati rinchiusi in un’unica stanza divenendo inaspettatamente una classe sensata.

Quanto della vostra vita personale si riflette nelle vostre canzoni?

Inevitabilmente le canzoni sono un riflesso delle esperienze di vita. Sono il succo derivante dalla spremitura di libri, dischi, film, arte, ma anche di sguardi, pensieri, voli, tempi e modi.

Quali sono i vostri piani futuri per quanto riguarda la produzione discografica?

Sono per ora piani a breve termine. L’album è appena uscito, vediamo cosa succede. Se avremo voglia di crearne un altro, verrà partorito senza spinte, come questo.

In che modo pensate che i social media possano essere utilizzati efficacemente per sostenere la vostra attività artistica?

Sono rilevanti ma non fondamentali. Tutto fa brodo e quindi vanno utilizzati. Se sfruttati bene possono anche consentire interessanti sfoghi creativi. Però, in definitiva, l’unica cosa importante è la musica. Che venga diffusa ed ascoltata. Tutto il resto è secondario.

Quali sono i vostri prossimi impegni artistici o professionali che intendete affrontare nel breve e nel medio termine?

Siamo in piena promozione, affiancati dalla Overdub Recordings, la casa discografica con cui è uscito “Il Declamatore”.

La priorità e la speranza è che l’album venga ascoltato e diffuso il più possibile. Essendo una creatura particolare, per trovare il suo pubblico ha bisogno di farsi sentire.