Minuta Gabura (regista del film “Donne e Donne”) non trova pace!

L’attrice, regista e sceneggiatrice Minuta Gabura ha presentato lo scorso anno la sua prima opera cinematografica “Donne e Donne”, lo ha fatto alla grande, proprio in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il suo film che tratta del delicato argomento relativo alla violenza sulle donne, ha generato un interessante dibattito tra molti personaggi presenti alla proiezione.

Purtroppo però a causa della pandemia di Coronavirus, la sua opera è stata proiettata solo due giorni in anteprima al cinema Esperia di Padova.

Per questo motivo Minuta Gabura, sembra non trovare pace fino a che la sua opera non sarà distribuita nel mondo.

Gabura vorrebbe che il suo film venisse trasmesso il più possibile oltre che nelle sale, anche nelle diverse piattaforme online, questo per dare voce e coraggio a tutte le donne del mondo che stanno ancora oggi soffrendo in silenzio, impaurite dai loro mostri. La regista Gabura vorrebbe che le povere donne che si trovano in una situazione difficile (come nel film), possano (proprio al fatto di aver visto il film) avere la forza e il coraggio di scappare, prima che sia troppo tardi.

“Donne e Donne” vuole essere da monito per insegnare ai giovani il rispetto della donna nella società presente e futura.

La regista Gabura sarà presente alla 78 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia presso l’Hotel Excelsior dal 2al 7 settembre p.v. appositamente per poter promuovere il suo film in tutto il mondo.

Nella foto: l’attore internazionale Luis Fernandez de Eribe

L’ 11 settembre torneranno in Italia l’attore internazionale Luis Fernandez de Eribe, ed il cantautore americano Lee Mays (autore di una canzone inserita nella colonna sonora del film. Non mancheranno diversi attori del film che insieme ad altri componenti del cast continueranno la kermesse per promuovere il film.

Nella foto: il cantautore americano Lee Mays

Minuta Gabura è disponibile per interviste a questo numero: 340.4876861.

La Redazione