Cinema e drink: Mulholland drive, ispirato al film di David Lynch

La creatività nel mondo dei drink travalica qualsiasi confine geografico, mentale e tematico. Drink ispirati a un amore, a un’emozione, ma anche a un oggetto, ai luoghi del cuore e a un film amato.

Abbiamo chiesto ad alcuni dei migliori barman e barlady romani di individuare un proprio, personale, film del cuore cui ispirarsi. Ne sono scaturite decine e decine di drink, ispirati a filmografie delle più disparate, dai classici Via col vento ai neo-classici firmati Quentin Tarantino.

Con tanti registi anche italiani al centro dell’ispirazione, da Giuseppe Tornatore a Gabriele Mainetti, passando per David Lynch e il suo Mulholland drive, dai film romantici a Mad Max, passando per i cinecomic e il recente Avengers: Endgame.

Film che hanno ispirato l’uso di tutti gli ingredienti presenti nel mercato, ricette coniugate con cognac, tequila, whisky scozzese, irlandese, bourbon americani del Kentucky, vermouth piemontese, gin inglesi, romani e toscani, amari e bitter, ma anche vodka, ginger beer e liquore Strega, per una nuova ‘geografia cinematografica del bere di qualità’. Preparazioni semplici e meno semplici, da gustare nei loro ingredienti di qualità, ricette create ad hoc da barman e barlady cinefili per sperimentare sé stessi dietro il bancone con un occhio al Grande Cinema.

Oggi è la volta di Mulholland drive, ispirato all’omonimo film diretto da David Lynch.

BARMAN: Gian Paolo Di Pierro, barmanager del Club Derrière di Roma

INGREDIENTI:

30 ml Teeling Irish whiskey
20 ml Cocchi storico
30 ml Campari Bitter
10 ml Chartreuse Verde
2 das Angostura bitter

Bicchiere: Coppetta

PREPARAZIONE:
Mescolare tutti gli ingredienti con ghiaccio e filtrare in coppetta.

ISPIRAZIONE:
Drink ispirato al visionario film che prende il via da un incidente stradale sulla famosa Mulholland drive di Hollywood. Parlando di strade, boulevard e vite mondane, non si poteva che rendere omaggio a un grande classico della miscelazione, appunto, il Boulevardier, con un “incrocio” (ops!) spiccatamente irlandese. Non solo la sostituzione del whisky americano con un superbo Teeling irlandese, espressione della sapienza della famiglia Cooley, ma anche un intreccio con la ricetta di un altro drink classico, il Tipperary.