Recensione: Spider-Man: Homecoming è uno spassosissimo teen movie

Spider-Man: Homecoming

Esce finalmente il nuovo Spider-Man: Homecoming, trasformato in un divertente e spassosissimo teen movie, con il nuovo Peter Parker Tom Holland contro il malvagio (ma non troppo) Avvoltoio Michael Keaton.

In Spider-Man: Homecoming ritroviamo il quindicenne Peter Parker (Tom Holland) che, dopo aver preso parte all’epica battaglia di Capitan America: Civil War, freme per entrare a far parte stabilmente degli Avengers. Tony Stark (Robert Downey Jr.) non lo reputa però ancora pronto e così Peter torna alla sua classica vita di adolescente insieme alla zia May (Marisa Tomei), di giochi con l’amico latino sfigato Ned (Jacob Batalon), di scuola dove comunque ha un ottimo rendimento e delle prime cotte, in particolare per la bella afro dell’ultimo anno, Michelle (Zendaya). Cercando di far colpo su di lei intenzionato a presentarsi alla sua festa come Spider-Man, viene però distratto da una strana esplosione blu e, raggiunto il luogo da cui proveniva, scopre un traffico di potentissime armi semi-aliene, create da Adrian Toomes (Michael Keaton) insieme all’armatura che lo trasforma in Vulture. Volendo diventare qualcosa di più dello “Spider-Man di quartiere”, Peter decide quindi di agire per conto suo con l’intento di sgominare la banda e dimostrare a Stark che è pronto per far parte degli Avengers, ma ovviamente la cosa non andrà come sperava…

Tom Holland nuovo Spidey

A distanza di 12 anni dall’inizio della trilogia con Tobey Maguire e a 5 da quello del dittico di reboot con Andrew Garfield, ecco arrivare il sesto film che vede protagonista Peter Parker con un terzo attore ad interpretarlo, Tom Holland. Il ventenne inglese, dopo l’ottima performance in The Impossible (2012), aveva ottenuto il ruolo battendo al fotofinish il connazionale Charlie Rowe e aveva già esordito nei panni di Spidey nel già citato Capitan America: Civil War, che sanciva l’ingresso del personaggio nel Marvel Cinematic Universe, partecipando alla battaglia finale; era però uno Spider-Man differente rispetto ai precedenti, molto più infantile, incosciente e spregiudicato. Visti i riscontri ultra positivi di questa nuova immagine del personaggio, Sony e Marvel hanno quindi deciso di mantenere lo stesso mood e riportare Peter Parker ad essere un classico adolescente, con tutti i pregi e difetti che può avere un quindicenne.

Uno spassosissimo teen movie

Ecco quindi che Spider-Man: Homecoming da film di supereroi si trasforma in un autentico teen movie. Dopo un inizio che lascia un po’ (piacevolmente) spaesati, in cui sembra quasi di vedere un American Pie o uno dei tanti high school movies, ci si rende conto che quello sarà il trend dell’intero film, sapientemente diviso tra action, comicità e spensieratezza. Ed è proprio quella la chiave vincente, mostrare uno Spidey in cui il classico adolescente medio possa identificarsi, e creare uno spassosissimo teen movie che i più giovani adoreranno e che divertirà molto anche chi non lo è più. A differenza di Deadpool, che aveva introdotto alti livelli di comicità nei film Marvel, questo Spider-Man resta nei canoni del politically correct (non a caso ha l’amico sudamericano e si innamora di una afroamericana) evitando battutacce grevi, ma riuscendo ugualmente a far ridere di gusto per l’intero film, avvicinandosi più al genere Guardiani della galassia. Geniali e gustosissimi i video educativi di Captain America, utilizzati nel film davvero per ogni occasione, dal come mantenersi in forma (a la Jane Fonda) al come ci si comporta a scuola.

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Jon Watts come Sam Raimi

Jon Watts, autore dell’ottimo horror Clown (2014) e del buon thriller Cop Car (2015), dirige con maestria questo primo Spider-Man della nuova era, non facendo rimpiangere l’illustre predecessore Sam Raimi e superando di una spanna Marc Webb, autore dei due reboot. Watts e gli sceneggiatori riescono a donare al franchise una freschezza che gli permetterà una longevità assicurata nel tempo, e non a caso sono già a lavoro per sfornare il sequel, che uscirà tra due anni. Con un budget di 175 milioni di dollari ed incassi che potrebbero arrivare al miliardo, si prevede quindi una nuova lunga vita per il più famoso supereroe della storia dei fumetti. Spettacolari le scene di azione con eccezionali effetti speciali, dal traghetto tagliato in due alle battaglie fra Spider-Man e Vulture. Certo, l’espediente narrativo che li porterà a trovarsi faccia a faccia è lì per lì totalmente inaspettato (per non dire una forzatura) e non certo una novità nel panorama cinematografico; ciò nonostante non va ad inficiare il risultato finale del film, ma anzi riesce a fornire quelle motivazioni aggiuntive che porteranno Peter a fare delle scelte che condizioneranno la sua vita di adolescente.

Da Iron Man a Vulture

Oltre a Spider-Man hanno un ruolo fondamentale nella riuscita del film anche gli altri personaggi che compongono la storia. In primis il sempre sornione Tony Stark / Iron Man di Robert Downey Jr., troppo occupato per fare da chioccia a Peter, ma allo stesso tempo pronto ogni volta a correre in suo aiuto. Poi il grande villain Vulture (o Avvoltoio) interpretato da un magistrale Michael Keaton, che riesce a infondere al personaggio un’aura malefica ma al tempo stesso umana, rendendolo quindi doppiamente inquietante. Se la cavano bene anche i giovani compagni di Peter, dal nerd Jacob Batalon che aspira ad essere “l’uomo sulla sedia” risultando il personaggio comico di punta del film, fino alla bella cantante/attrice disneyana Zendaya, sogno forse non così proibito del giovane Spidey. Sotto utilizzata, invece, la novella zia May ringiovanita, Marisa Tomei, trasformata (almeno per questa volta) in un personaggio marginale. Divertente invece la partecipazione dello chauffeur Jon Favreau e immancabile, come sempre, il cameo dell’ormai mitologico Stan Lee, che ha appena perso la sua adorata moglie Joan, con la quale era sposato da quasi 70 anni.

Spider-Man: Homecoming (questa la pagina Facebook ufficiale del film) uscirà nelle sale italiane giovedì 6 luglio 2017 (negli Stati Uniti il giorno dopo), distribuito dalla Warner Bros. Pictures.

Voto: 8

di Ivan Zingariello