Stasera in tv Il caso Spotlight, con Michael Keaton

Stasera in tv su rai Storia alle 21,10 Il caso Spotlight, un film del 2015 diretto da Tom McCarthy. La pellicola, premiata come miglior film e miglior sceneggiatura originale ai premi Oscar 2016, narra le vicende reali venute a galla dopo l’indagine del quotidiano The Boston Globe sull’arcivescovo Bernard Francis Law, accusato di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie. L’indagine valse il Premio Pulitzer di pubblico servizio al quotidiano nel 2003 e aprì a numerose indagini sui casi di pedofilia all’interno della Chiesa cattolica. Con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber, Stanley Tucci, Billy Crudup, John Slattery, Jamey Sheridan.

Trama
Nel 2001 il Boston Globe inizia un’indagine che potrebbe scuotere la città di Boston e il mondo intero. Tale indagine vede coinvolti Marty Baron, Ben Bradlee jr. e i quattro membri della squadra investigativa del Globe (Walter Robinson, Mike Rezendes, Sacha Pfeiffer e Matt Carroll), chiamati a sacrificare tutto pur di portare alla luce gli abusi sessuali subiti da alcuni bambini perpetrati da parte di sacerdoti dell’Arcidiocesi di Boston, abusi poi insabbiati a opere degli stessi vertici ecclesiastici. Per anni, le voci di quanto accaduto sono state ignorate dalla società, dai media, dalla polizia e dal sistema giuridico. Nel silenzio della vergogna, molte vittime si sono suicidate ma qualcosa sta definitivamente per cambiare.

Tratto da una storia vera, Il caso Spotlight di Thomas McCarthy è un film che rientra a pieno titolo nel cosiddetto “cinema liberal” americano, impegnato e progressista, intento a mettere in luce scandali nascosti, a scoperchiare vasi di pandora sigillati da mura di omertà insormontabili. Il riferimento filmico più immediato e ovvio è Tutti gli uomini del presidente di Alan Pakula, date le evidente assonanze narrative tra i due film. Infatti, la storia di entrambi i film nasce e si sviluppa all’interno di una redazione di un giornale, poi li accomuna il fatto che un gruppo di giornalisti si getta anima e corpo su un caso dai chiari risvolti socio-politici, che poi arriva a coinvolgere insospettabili uomini di potere, infine, si racconta di fatti realmente accaduti.

L’aspetto più interessante del film, il suo punto di maggior forza, è quello di mostrare solo sobriamente il dolore subito dalle vittime degli abusi sessuali e di non indugiare troppo sulle psicologie deviate dei preti pedofili. Si investe molto, invece, sul mettere in evidenza i caratteri identitari di un fatto delittuoso rimasto per troppo tempo impunito: l’ inossidabile spirito di corpo imperante nella Chiesa cattolica; le metodiche corruttive impiegate per insabbiare ogni prova; la connivenza ramificata tra i diversi sistemi di potere; le denunce inascoltate delle vittime degli abusi sessuali; la superficialità con cui il problema era stato trattato in precedenza dagli organi di stampa, nonostante i processi istituiti nei confronti di diversi preti pedofili; una palpabile sensazione di ingiustizia regolarmente praticata. Un muro di gomma, insomma, che una volta scalfito ha spiazzato gli stessi giornalisti impegnati nell’inchiesta, i quali, mai avrebbero immaginato di trovarsi di fronte a un fenomeno così radicato e di così vasta portata.

 

 

Luca Biscontini