Amici di Mondospettacolo, sono lieto e orgoglioso di presentarvi questa nuova rubrica di Mondospettacolo dedicata al cinema degli ZOMBI!!! Per ogni film pubblicheremo la scheda, le locandine, il trailer, le foto di scena e sopratutto la recensione scritta dal critico cinematografico super esperto di Zombi: Francesco Lomuscio!
Ovviamente il primo film di cui parleremo è ZOMBI!!
“Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra”.
A dieci anni da La notte dei morti viventi (1968), George A. Romero, supportato in fase produttiva dai fratelli Claudio e Dario Argento, riporta i cadaveri ambulanti sul grande schermo con immancabili simbologie e metafore sociali profondamente venate di pessimismo.
Infatti, si comincia all’interno di uno studio televisivo, moderno “laboratorio” attraverso cui ha origine e si diffonde la comunicazione, nonchè un nuovo strumento di potere, per poi mostrare un umanità senza speranza, ormai in preda ad una inspiegabile epidemia che ha permesso alle salme di tornare in vita e di seminare terrore e morte per le strade delle metropoli.
Un umanità nel cui mondo, a quanto pare giunto alla fine, la legge non sembra più avere alcun significato; tanto che perfino Roger e Peter, soldati delle forze speciali in fuga insieme all’elicotterista Steven e la sua compagna Gwen, una volta trovato rifugio presso un grande supermercato di Pittsburgh non pensano a fare altro che rubare oggetti e viveri per trasformare quell’autentico tempio del consumismo, simbolo della civiltà moderna, in un personale, grosso involucro in cui (soprav)vivere, agiati e noncuranti della minaccia che sta provvedendo a cancellare gli esseri umani dal pianeta.
Un’umanità che, nonostante la necessità di smettere di uccidere al fine di non perdere la guerra contro i morti che camminano, continua a manifestare odio e razzismo; mentre un manipolo di Hell’s Angels irrompe con tanto di motociclette nel supermarket rifugio dei protagonisti, sulla cui lotta per la difesa, culminante in un orgia di sangue e sbudellamenti, si costruisce uno dei migliori zombie movie di sempre.
Con notevole senso del ritmo, coinvolgenti sequenze d’azione tecnicamente studiate a dovere, eccellenti effetti speciali di trucco per mano di un Tom Savini alle prime armi (presente anche nel ruolo di Hell’s Angel) e indispensabili nozioni per poter meglio approfondire la conoscienza sulla natura dei mostri in questione: creature poco intelligenti in preda al desiderio di cibo e che usano rozzamente gli arnesi nella fattispecie dei primitivi, ma non classificabili come cannibali in quanto ghiotti di carne viva, non della loro.
Come è ormai risaputo, l’edizione del film circolata in Italia ha una colonna sonora rifatta dai Goblin e un montaggio rimaneggiato da Dario Argento, mentre la versione director’s cut presenta altre sequenze come quelle con i poliziotti negativi e l’altra, chiacchierata, dello zombie ucciso per mezzo delle pale dell’elicottero.
La recensione è tratta dal libro di Francesco Lomuscio “ZOMBI oltre 900 titoli per non riposare in pace ” edito da UniversItalia
Titolo originale | Dawn of the Dead |
Paese di produzione |
Stati Uniti d’America, Italia |
Anno |
1978 |
Durata |
117 min (versione cinematografica internazionale di Argento) 128 min (versione cinematografica americana di Romero) 139 min (director’s cut) 156 min (versione estesa) |
Colore |
{{{tipocolore}}} |
Audio |
sonoro |
Genere |
orrore, splatter, azione |
Regia |
George A. Romero |
Soggetto |
George A. Romero |
Sceneggiatura |
George A. Romero |
Produttore |
Claudio Argento, Alfredo Cuomo, Richard P. Rubinstein, Donna Siegel |
Fotografia |
Michael Gornick |
Montaggio |
George A. Romero e Dario Argento |
Effetti speciali |
Tom Savini, Don Barry, Gary Zeller |
Musiche |
Goblin, Dario Argento |
Scenografia |
Barbara Lifsher |
Interpreti e personaggi |
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Doppiatori italiani |
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Premi |
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