LE INTERVISTE DI CLAUDIA CONTE: MARCO CAVALLARO

Cari lettori di Mondospettacolo…

Oggi, con questa intervista, conosceremo meglio Marco Cavallaro, Attore, regista, autore e cabarettista siciliano.

Ciao Marco, che piacere ritrovarti dopo averti visto a teatro nella tua divertente commedia Pericolo di Coppia. Sei pronto a rispondere alle domande della bionda redattrice di Mondospettacolo? Bene… Iniziamo dalla prima…

Quando e come è nata la passione per la recitazione?

Ciao a te Claudia…

La mia passione è nata da bambino, quando, all’età di 5 anni, sono stato per la prima volta a teatro e ho avuto la fortuna di assistere al mio primo spettacolo. Era al Teatro Stabile di Catania ed in scena c’era uno dei più grandi attori italiani, Turi Ferro. Ne rimasi davvero colpito ed affascinato e da allora sono stato un abbonato di quel teatro per bene 11 anni, vedendo passare sulla scena i più grandi attori e spettacoli di quel periodo.

Sei di Origini siciliane, come sei arrivato a Roma?

Dopo aver frequentato  l’accademia di recitazione dello Stabile catanese, ho iniziato a recitare  e, dopo dieci anni di gavetta al Teatro Stabile e in altre compagnie siciliane, ho deciso di trasferirmi a Roma per cercare altre e nuove opportunità. Arrivato a Roma, sono subito entrato in compagnia con Anna Mazzamauro con la quale ho fatto tre anni di tournée in giro per lo stivale con due lavori molto belli, Cyrano e Nannarella, spettacolo su Anna Magnani.

Cosa vuol dire essere attore per te ?

Non saprei rispondere su cosa significhi essere attore. Posso solo dirti che quando ho le tavole di legno sotto i piedi mi sento sicuro, come se fossi a casa, protetto e con la coscienza di poter fare qualsiasi cosa senza dovermene vergognare.

Qual è stato l’evento che ritieni più importante per la tua carriera artistica?

Di eventi significativi ce ne sono molti, a dire il vero tutti. Ogni spettacolo è per me come un figlio da dover accudire e far crescere con successo. Certo, non sempre si riesce al meglio, ma ci si prova sempre e comunque. Di sicuro portare in scena e vedere il pubblico divertirsi e applaudire testi che io ho scritto, da una soddisfazione enorme.

Cos’è per te il teatro ?

Il teatro è un mondo amaramente meraviglioso. Spesso è necessario mandare giù bocconi amari che però dimentichi immediatamente quando senti una risata o un applauso. Lavorare in teatro resta comunque un lavoro come tanti altri, fatto di sacrifici e tanto studio. Di sicuro per riuscire in questo campo bisogna essere predisposti ed avere una buona base di talento, ma bisogna anche studiare e non fermarsi mai.

Solo teatro o ti piacerebbe lavorare anche in televisione? Parlaci della tua ESPERIENZA TELEVISIVA.

Per quanto riguarda le mie esperienze nel piccolo schermo,  ho partecipato alla serie del Commissario Montalbano.  È stata una meravigliosa esperienza che però si è conclusa e non ha avuto una prosecuzione. Lavorando 10 mesi l’anno in teatro il tempo per dedicarsi a provini, stare dietro ad agenti, produttori, amici di amici è ben poco e si sa… la pagnotta a casa si deve portare!

C’è un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Ho un sogno da sempre: fare cinema…ma fare un mio cinema, scritto da me…Chissà.

Ora sei in scena con LA PAROLA AI GIURATI, spettacolo che ho avuto già il piacere di vedere la scorsa stagione. Oltre a farti i complimenti, ti invito a spendere qualche parola sullo spettacolo.

Si, sono in scena nel Teatro Ghione fino al 14 aprile con LA PAROLA AI GIURATI, bellissimo spettacolo dal testo meraviglioso. Per me una bella prova attoriale. Parla della storia di un processo, dove 12 giurati devono condannare ad unanimità un giovane ragazzo portoricano accusato di aver assassinato il padre. Devono essere tutti d’accordo, ma dal momento in cui uno non lo è, si scatenano una serie di litigi, di confessioni, fino a che il “ragionevole dubbio” si insinua nella coscienza di ciascun giurato e porta ad una deliberazione di assoluzione per  il giovane.

Progetti futuri?

Progetti futuri ce ne sono sempre tanti. Il  cassetto è pieno di idee e copioni nuovi che aspettano solo l’occasione di essere messi in scena ed io ovviamente spero sempre di farli tutti e con grande successo.

Da parte mia e di tutta la redazione, i migliori ringraziamenti, per averci concesso la possibilità di conoscerti meglio, sia sotto il profilo artistico, che personale. L’intervista si avvia verso la sua fase conclusiva… Ma prima manda un saluto ai lettori di Mondospettacolo!

Un caro saluto a te, Claudia, e grazie per la piacevole chiacchierata. Un saluto anche a tutti gli amici di Mondospettacolo… vi aspetto tutti a teatro!

Claudia Conte