Steelbook 4K Ultra HD per Mean girls con Lindsay Lohan

In collaborazione con Paramount, Plaion pictures riscopre su supporto 4K Ultra HD, in edizione steelbook, Mean girls, in occasione del ventennale dalla sua uscita nelle sale cinematografiche.

Fu infatti nel 2004 che fece la propria apparizione sui grandi schermi del globo questa teen comedy al femminile che ha finito per generare sette anni più tardi il sequel televisivo Mean girls 2 di Melanie Mayron e in questo 2024 un rifacimento in salsa musical diretto a quattro mani da Arturo Perez Jr. e Samantha Jayne.

Teen comedy che, dopo Quel pazzo Venerdì, ha riunito il regista Mark Waters e la protagonista Lindsay Lohan, in questo caso calata nei panni della quindicenne Cady Heron; la quale, trascorse infanzia e adolescenza in Africa, giunge nel liceo di North Shore, piccola cittadina nei pressi di Chicago, dove si trova a dover obbligatoriamente competere con le regole della sopravvivenza scolastica nella cosiddetta “società civilizzata”. Senza contare il fatto che, come se non bastasse, si prende una cotta per il coetaneo Aaron Samuels alias Jonathan Bennett, ex fidanzato della Regina George soprannominata “Ape Regina”, in quanto leader delle Barbie (nella versione originale Plastics), il gruppo di ragazze più inn dell’istituto.

La Regina incarnata da Rachel McAdams e che, affiancata da Gretchen Wieners e Karen Smith, ovvero Lacey Chabert e Amanda Seyfried, inizia dunque Cady una sfida all’ultimo sangue che finisce per coinvolgere l’intera scuola.

E, tratta dal libro Queen bees and wannabes: Helping your daughter survive cliques, gossip boyfriends and other realities of adolescence scritto da Rosalind Wiseman, co-fondatrice dell’Empower Program, organizzazione no profit che aiuta ragazzi e ragazze a riconoscere ed evitare fenomeni di violenza, è una sceneggiatura a firma di Tina Fey – che nel film recita oltretutto nel ruolo di Ms Norbury – a fare da base narrativa a Mean girls.

Una oltre ora e mezza di visione che, giocando spesso con la voce narrante di Cady messa in contrasto rispetto al contenuto delle immagini che si presentano agli occhi dello spettatore, provvede a generare l’ironia necessaria nel mostrare il difficile inserimento nella “giungla metropolitana” da parte della spaesata ragazza.

Man mano che l’ambiente scolastico – paragonato ad una vasca piena di squali in cui bisogna imparare a nuotare – viene suddiviso in vari gruppi come fossero diverse fazioni politiche e non si dimentica di porre in primo piano l’ossessione che le giovani manifestano nei confronti dell’estetica, sempre impegnate ad apparire assolutamente perfette e a fare della bellezza il proprio irraggiungibile potere volto a renderle superiori agli altri e invidiate da tutti.

Con la risultante di una godibile operazione probabilmente figlia dei teen cult sfornati negli anni Ottanta da John Hughes (il compianto autore di Sixteen candles – Un compleanno da ricordare, per intenderci) e che Waters orchestra attraverso una regia tutt’altro che piatta; complici situazioni divertenti come quella dell’esibizione sulle note di Jingle bells rock o la sequenza della telefonata in cui lo schermo è diviso in quattro distinti riquadri e i dialoghi tra le conversanti s’intrecciano.

Un’operazione finalizzata a suggerire che le donne devono sostenersi a vicenda e in questo caso accompagnata da una ricca sezione extra comprendente, oltre al trailer e al commento audio del regista, della Fey e del produttore Lorne Michaels, nove scene tagliate, tre interstitial, le tre featurette Only the strong survive, The politics of girl word e Plastic fashion, otto minuti di speciale Mean girls of ’04 e quasi sei di papere.

 

 

Francesco Lomuscio