D.N.A. – Decisamente non adatti: l’esordio registico di Lillo e Greg

D.N.A. – Decisamente non adatti. È giusto modificare il corso della natura o bisogna accettare di essere sempre se stessi?

Dopo un’apertura ambientata nel 1979, ci si sposta ai giorni nostri e provano a risponderci Lillo e Greg, ovvero Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, qui al loro debutto dietro la macchina da presa e affiancati in fase di sceneggiatura da Edoardo Falcone.

Il primo nei panni di un cafone a capo di una ridicola gang di delinquenti costituita da Fabrizio Sabatucci, Max Paiella, Marco Marzocca, Lallo Circosta e Renny Zapato, il secondo – anche autore della surfeggiante colonna sonora – in quelli di un professore universitario in aria di genio incompreso, sono due ex compagni di scuola elementare che, rincontratisi da adulti, si scambiano i codici genetici al fine di migliorare le proprie vite.

Un esperimento che, dunque, offre come di consueto ai due comici di giocare con le mutazioni di personalità, un po’ come già fecero nel parentiano Colpi di fulmine, a sua volta già “debitore” nei confronti di loro spettacoli teatrali.

Il Colpi di fulmine da cui, inoltre, proviene la Anna Foglietta che ricopre in questo caso addirittura tre ruoli: una prostituta, una libraia intellettuale che fa perdere la testa a Lillo e l moglie di Greg, desiderosa di avere al proprio fianco un uomo che sappia il fatto suo e che si faccia rispettare.

Ma in D.N.A. – Decisamente non adatti la novità è rappresentata nella scelta di tirare in ballo l’elemento fantascientifico caro soprattutto ai mad doctor della celluloide made in USA risalente agli anni Cinquanta; man mano che si arriva a toccare l’attuale tematica del cibo spazzatura e delle dipendenze diffuse da multinazionali senza scrupoli su un pianeta Terra divorato dal capitalismo.

E, mentre il ricco cast sfodera, tra gli altri, un Simone Colombari maestro di arte culinaria piuttosto particolare e un Emanuele Salce psicanalista che è solito addormentarsi in maniera grottesca durante le sedute, i due frontmen della band demenziale Latte e i suoi derivati filtrano attraverso un plot decisamente di genere tutti gli stratagemmi che gli anno consentito, a cominciare dagli anni Novanta, di rientrare tra i mattatori della risata tricolore.

Quindi doppi sensi (si pensi alla rivista Commercialisti in miniatura), storpiature verbali (l’emittente televisiva La Diesis), equivoci (la gag con peluche) e trasformismi (Greg rapper sul piccolo schermo) sono ancora una volta alla base di una comicità intelligente, tutt’altro che volgare e, sicuramente, non per facilissimi palati.

Compreso un certo retrogusto di black humour emergente da un epilogo dal sapore apocalittico che, oltretutto, anticipa in D.N.A. – Decisamente non adatti – disponibile on demand, dal 30 Aprile 2020, su SkyPrimafila Premiere, TimVision, CHILI, Google Play, Infinity, CG Digital e Rakuten TV – le divertenti papere poste nel corso dei titoli di coda.

 

  

Francesco Lomuscio