Erika Eramo vs Junior Cally

Erika Eramo: giornalista pubblicista, organizzatrice di eventi, ufficio stampa, scrittrice, molto attiva sul sociale.  Ho chiesto ad Erika di dirmi il suo parere in relazione alla partecipazione del rapper Junior Cally al festival di Sanremo, ecco che cosa mi ha raccontato!

Se Sanremo, il festival della musica italiana, al suo 70esimo compleanno, rappresenta un termometro sociale, siamo a un punto di non ritorno. Le nuove generazioni sono suggestionabili e sdoganare un personaggio dal linguaggio verbale e non così crudo (seppur non nel testo in gara) è un autogol clamoroso.

Non sono quasi mai per la censura e soprattutto non sono una moralista ma sono coerente e protettiva verso i più deboli. Un palcoscenico così classico, che si è fatto portavoce di messaggi contro la violenza sulle donne, non può improvvisamente ospitare personaggi discutibili che inneggiano al femminicidio, solo per fare audience.

La TV nazionale è l’istituzione che dovrebbe rappresentare gli interessi di una collettività. Proporre un rapper maschilista, cultore dello stupro, non è un modo per dialogare con i giovani, come dice assurdamente Famiglia Cristiana.

La musica è un’arma potentissima e va maneggiata con cura. Il potere deve seguire delle logiche etiche, anche quando questo significa far meno business.

A.C.

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