Erika Eramo VS Laura Antonelli: il tributo malizioso

Il 28 novembre 1941 nasceva una delle attrici italiane più amate di sempre, emblema di un superbo erotismo, Laura Antonelli. La diva entrò nell’immaginario collettivo soprattutto grazie al film “Malizia” del 1973 che la lanciò.

Il 22 giugno del 2015 morì in grande solitudine, lasciando un vuoto insieme ad un feroce senso di colpa per non averla saputa proteggere dagli ingranaggi perversi dello spettacolo.

Quattro anni dopo Erika Eramo, giornalista e attrice, spesso associata a lei da professionisti del settore cinematografico, ha voluto omaggiarla dedicandole il remake fotografico proprio di quel film cult.

 

Oggi non solo possiamo vedere qualche foto inedita, ma abbiamo anche un’altra esclusiva che ci rivelerà la stessa ideatrice, modella ed organizzatrice del set.

Un paragone importante. In cosa ti senti Laura Antonelli? Chi vuoi ringraziare?

Nello sguardo malizioso, nell’uso del corpo funzionale alla scena, senza cadere nella volgarità, nelle movenze femminili, nella naturalezza delle forme, nella sensualità non ostentata ma sussurrata. Per sedurre parte tutto dal cervello, che non ha bisogno dell’esibizione fine a se stessa.

Essere cerebrali non vuol dire essere pesanti, ma incidere a fondo, propagando onde leggerissime, folate sane e genuine di eros. Oscar Wilde diceva che la vita è troppo seria per prenderla seriamente. Non mi prendo mai sul serio veramente, altrimenti non farei nulla. Anche questo omaggio, se iniziassi a pensare seriamente, non ci sarebbe stato.

Laura è troppo iconica per paragonarsi a lei, ma io gioco e mi lascio solo attraversare dal suo spirito erotico, il vero nettare degli dei. La vita è eros e l’eros è vita. Sembra scontato, ma da come vive la maggior parte delle persone, non lo è.

Mi hanno supportato in questa follia l’amico open-minded Alessandro (in arte Demagic), il mio parrucchiere di fiducia, l’impagabile Mauro Nardi, mago delle acconciature, il make up artist Emiliano Urbani e la nails artist Francesca Di Silvio, due persone precise e appassionate. La location ci è stata gentilmente concessa da Massimo Colasanti. E poi c’è il fotografo. Senza di lui, ormai, sarei persa.

Come hai individuato il fotografo giusto con cui lavorare?

Per un set così intenso ed impegnativo sono andata sul sicuro, scegliendo Guido Ricci, un fotografo professionista che ha esperienza nel cinema, moda e teatro.

E’ specializzato in ritratto di attrici e modelle che poi elabora in maniera surreale, magica, onirica, extra-ordinaria, visionaria. Tutto ciò si avvicina molto alla mia idea di fotografia come mezzo non solo di riproposizione della realtà ma anche di creazione di una nuova. Mentre il pubblico guarda una mia foto tributo a Laura Antonelli in Malizia ricorda la scena, focalizzando il girato, ma nello stesso tempo lascia briglia sciolta all’immaginazione che, per dirla alla George Bernard Show, è l’inizio di ogni atto creativo perché “immagini ciò che desideri, desideri avere ciò che immagini, crei ciò che vuoi avere”.

Guido è perfetto in questo. Dice spesso che ho la capacità rara di saper emozionare, ma in realtà è lui che ha una sensibilità unica e riesce a tirarmi fuori il meglio. In post-produzione è volutamente impreciso perché in realtà vuole dare la sensazione del ritocco pittorico.

Il suo è il processo inverso a quello di Caravaggio che voleva fare della pittura una fotografia. Con Malizia, film cult nel genere erotico, non si poteva sbagliare. L’idea è mia, ma lui l’ha fatta propria ed è andato oltre, come fanno i veri fuoriclasse.

Che sorprese da fuoriclasse state preparando?

Dato il successo che ha avuto questo omaggio sui social faremo un altro remake nel 2020. Questa volta interpreterò Laura in “Peccato Veniale”, un film sempre di Salvatore Samperi dell’anno successivo (1974).

Un altro punto di contatto con Malizia oltre al regista è la presenza dell’attore Alessandro Momo, il Nino che si invaghiva della governante, futura moglie del padre. Qui l’attore interpreta Sandrino che seduce la moglie del fratello maggiore, da cui l’atto peccaminoso del titolo. Insomma ormai ci ho preso gusto, anzi Bongusto, visto che Fred, recentemente scomparso, è l’autore delle musiche di entrambi i lungometraggi (altra similitudine).

In quest’ottica sarà un remake cinematografico-musicale. Un doppio tributo. Uniremo entrambi i lavori per farne sicuramente una mostra fotografica, visto che sono in contatto con varie gallerie. Intanto vi faccio vedere due foto in anteprima. Poi chissà… amo tanto sorprendervi…magari proprio su Mondospettacolo…

Photo Credits: PH Guido Ricci

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Alex Napoleone Wilson