Dark waters: finalmente in dvd l’inedito horror di Mariano Baino

Datato 1993, si aggiudicò l’anno successivo addirittura un premio speciale presso il Fantafestival di Roma, per poi non ottenere mai una distribuzione cinematografica e in home video italiana, nonostante il regista provenisse proprio dal paese degli spaghetti.

Primo lungometraggio diretto dal napoletano Mariano Baino, Dark waters rimane, senza alcun dubbio, uno degli ultimi lavori prodotti nel periodo d’oro della celluloide di genere tricolore, insieme al di poco successivo Dellamorte Dellamore di Michele Soavi ed a M.D.C. – Maschera di cera, firmato nel 1997 da Sergio Stivaletti.

Co-produzione tra Russia, Italia e Regno Unito, parte dalla figura della Elizabeth interpretata dalla Louise Salter poi vista in Intervista col vampiro, la quale decide di raggiungere un oscuro monastero situato in una sperduta isola del Mar Nero, dal momento in cui viene a scoprire che il defunto padre donò per anni importanti somme di denaro alla struttura.

Un monastero nascosto agli occhi del mondo e in cui approda in una piovosa notte di tregenda che tanto ricorda quella iniziale del classico argentiano Suspiria, rientrante di sicuro tra i modelli ispiratori in fotogrammi anche per altre situazioni che tempestano il percorso effettuato dalla protagonista, intenta a svelare il mistero che circonda la propria infanzia.

Percorso destinato a portare sulla strada di suore dedite alla pratica di un tutt’altro che rassicurante culto primordiale, durante una quasi un’ora e mezza di visione che si evolve lentamente riservando molto poco spazio ai dialoghi per consentire soprattutto alle immagini, invece, di parlare.

Perché, grazie anche alla notevole cura fotografica operata da Alex Howe, è la incredibilmente suggestiva ambientazione a rappresentare il maggiore punto di forza di quella che si rivela una tanto inquietante quanto tecnicamente superba operazione che, con lo splatter relegato in particolar modo alla sua fase conclusiva (una menzione la meritano, tra l’altro, i riusciti effetti di trucco), manifesta, inoltre, evidenti echi dagli scritti di Howard Phillips Lovecraft – su tutti La maschera di Innsmouth –  per quanto riguarda atmosfera e tematiche.

Del resto, è proprio il solitario di Providence ad essere menzionato quale fonte d’ispirazione dallo stesso Baino in una featurette di dieci minuti che, inclusa tra i contenuti speciali del dvd – in versione inglese con sottotitoli italiani – edito dalla neonata Shockproof di Michele De Angelis e Simone Starace, ci consente di apprendere la genesi della sua passione per l’horror, dalle letture delle avventure di Tarzan a quelle dei fumetti di Zio Tibia e della popolare rivista americana Fangoria.

Un dvd dalla impeccabile qualità audiovisiva che, oltre al commento audio del regista e del citato De Angelis, offre tre minuti in cui quest’ultimo presenta un imminente portale di trailer italiani che spesso vanno perduti, sette di scene eliminate, quattro di outtakes, quattro volti a mostrare la realizzazione della sequenza iniziale della chiesa distrutta dall’acqua, una galleria fotografica e il cortometraggio bainiano Caruncula.

Francesco Lomuscio