Diodi led: tipologie, utilizzi e caratteristiche principali

Un diodo led è un componente elettronico che contiene una giunzione P-N composta da arseniuro di gallio o fosforo di gallio che sprigiona luce a Led. Nel dettaglio, questi elementi vengono utilizzati con passaggi di corrente compresi tra 10 e 30 Ampere. La luce che emettono può acquisire diverse sfumature che varia in base al materiale usato: un fenomeno conosciuto come “elettroluminescenza”. I primi componenti erano disponibili solo nella sfumatura del rosso, mentre oggi si trovano molti altri colori, tra cui: rosso, giallo, arancio, verde, blu, azzurro.

Vediamo insieme, qui di seguito, in quali occasioni viene utilizzato un diodo led e quali sono le principali tipologie.

In che occasioni viene utilizzato un diodo led? 

I diodi led vengono utilizzati in numerosi oggetti quotidiani, per esempio il telecomando del televisore oppure nelle illuminazioni pubbliche o private. Il fatto che emettano luce fredda garantisce un alto risparmio di energia, per questo motivo sono utilizzati in grande scala.

Per poter utilizzare un diodo led, è obbligatorio collegare ad esso una resistenza in serie così da limitare il passaggio di corrente. In generale, è bene porre attenzione all’alimentazione, poiché se si verifica un passaggio eccessivo di corrente, si può causare la rottura della giunzione e quindi pregiudicare il funzionamento del diodo.

Che tipologie di diodi led esistono? 

Sul mercato sono disponibili differenti tipologie di diodi led, a seconda delle esigenze di impiego e, nello specifico:

  • THT: 1,8 mm, 3 mm, 5 mm, 8 mm, 10 mm, 20 mm, ovali, rettangolari, super flux
  • SMD: bianchi, colorati
  • di potenza: bianchi, colorati, fibre ottiche per led, lenti
  • speciali – ad effetto
  • IR
  • UV
  • Plants growth

Quali sono le caratteristiche principali di un diodo led? 

Come abbiamo visto, i diodi led si differenziano per colore e forma, anche se, in linea generale, si presentano con un terminale più lungo e uno più corto. Solitamente, il primo è positivo mentre il secondo negativo.

Questi elementi non necessitano di un filo interno come le lampadine a incandescenza ma, per far sì che il circuito elettrico funzioni, le polarità devono necessariamente essere rispettate.

Le principali caratteristiche di questi componenti sono le seguenti:

  • hanno la capacità di lampeggiare ad alte frequenze
  • grazie alla modulazione dell’intensità luminosa, sono un’ottima soluzione per trasmettere segnali
  • emettono luce fredda e dunque garantiscono un elevato risparmio energetico
  • detengono una capacità di emissione luminosa continua e intermittente, a intervalli di tempo regolari
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