Europee 2019: Intervista a Marco Racca

Marco Racca, per i più attenti, non è un nome “nuovo”. Da anni è presente nella politica di Torino e dintorni, ha fondato “CasaPound Italia – Torino” ormai una decina di anni fa, quando l’ambiente della destra sociale era pressochè inesistente in città.
Marco Racca, ha aperto circoli, i militanti sono inseriti in molte battaglie di quartiere, nel 2016 si è presentato per la prima volta a Sindaco di Torino, prendendo 2000 voti, ben di più di quanti si poteva immaginare all’epoca. Numeri che non sono bastati ad entrare nel Consiglio Comunale, ma le iniziative da allora sono aumentate a dismisura “come anche i tesserati del movimento”, ci tiene a precisare.

Ora, in un momento in cui i tabelloni per le Europee sono tristemente vuoti, Marco Racca è su uno dei pochi manifesti che sono stati attaccati, grazie all’impegno dei militanti e alla presenza sul territorio.

Abbiamo scelto di dare voce con questa intervista ad uno dei personaggi torinesi più seguiti sui social, ma nonostante questo meno ascoltati dai media locali, perché crediamo che sia necessario dare voce a chi non ne ha.

Ciao Marco, innanzitutto una domanda di rito: perché alle Europee avete un simbolo con scritto “destre unite”? E perché hai scelto di candidarti?

Ciao Ale, innanzitutto grazie per questo spazio! Il simbolo elettorale per le Europee del 26 Maggio nasce dalla collaborazione col movimento che si chiama, appunto, “destre unite”. Una piccola coalizione sovranista, quindi, che rimarca l’apertura di CasaPound Italia ad altri movimenti che credono sia possibile cambiare le cose, ma soprattutto una unione politica: oggi siamo gli unici sovranisti a dire chiaramente che bisogna uscire dalla UE e dall’Euro, mentre tutti gli altri si sono accomodati sulle poltrone europee dicendo che “cambieranno dall’interno”, sapendo però che questo non sarà possibile, purtroppo.
Ho scelto di candidarmi principalmente per spirito militante e di servizio, faccio politica tutti i giorni con i militanti di CasaPound, ci ho sempre messo la faccia per primo, quindi mi conoscono in tanti, credo che a livello elettorale anche la “persona” sia importante, quindi ho voluto rimarcare un concetto: se vi fidate di me, potete fidarvi del movimento.

La questione di Altaforte al salone del libro di Torino ha riaperto un grande tema: nonostante tu sia sempre in tutte le piazze, nonostante i vostri ragazzi siano sempre attivi, su giornali e TV locali sembrano essere ciechi su di voi…

Certo, siamo scomodi. Raccontiamo e combattiamo quello che succede nella realtà, non abbiamo “padroni” e nemmeno filtri. Come ben sai ci sono degli status quo da mantenere, chi li rompe dà problemi, e i media non vogliono problemi.
Al Salone hanno fatto una grande porcata sia Appendino che Chiamparino: la libertà di espressione doveva essere tutelata fino alla fine, ha perso l’Italia del Diritto, non una parte politica. Per fortuna esistono i social network, dove riusciamo a trasmettere i nostri messaggi. Sai, la mia pagina facebook è molto più seguita di quella dei politici istituzionali. Secondo me perché la gente vuole informarsi con i propri mezzi e poi trae le conclusioni.

Chiedere di uscire dalla Eu e dall’Euro non è un po’ troppo?

Guarda, 5 anni fa i 2 partiti che oggi sono al governo lo volevano, avevano anche dettagliato molto bene come si poteva fare e perché. Oggi hanno cambiato idea… la domanda non è se si può fare, nella vita tutto si può fare, la domanda vera è: perché Lega e M5S hanno cambiato idea una volta che sono diventati di governo? Questo dovrebbero chiedersi gli elettori…

Il 4 Marzo avete preso (circa) l’1%. Perché dovrebbero scegliere di votare te e/o voi, invece di movimenti – consentimi – simili?

Molto semplicemente: perché se abbiamo un buon peso elettorale possiamo dare una direzione anche agli altri movimenti sovranisti. Immaginate con una CasaPound al 4% quante porte si aprono con gli stessi movimenti che già si dicono sovranisti. Lasciare il “monopolio” di una frangia politica ai soliti non è mai un bene, tutto l’ambiente sovranista dovrebbe capirlo e aprire il dibattito all’interno. Questo è il voto utile davvero, sennò tutto è destinato a implodere.

Se fossi eletto, la prima cosa che faresti?

Ah, quante cose avrei da fare… ovviamente per uno come me, che non fa politica di professione, sarebbe un gran colpo, dovrei ringraziare davvero tante persone. Ma sentirei subito sulle spalle il peso dell’elezione: non dovrò tradire mai nemmeno un solo voto. Dal giorno dopo inizierò ad aprire tutti i cassetti dell’Europarlamento e sbatterò in faccia a tutti i cittadini le porcherie che accadono in Europa contro l’Italia. Nel corso della Legislatura lavorerò al 100% per riuscire nell’ItalExit dall’interno, ma non per cambiare, per uscire il prima possibile. L’Italia potrà essere il “Giappone” del resto del mondo, e ritrovare il futuro. In UE non c’è futuro.

Grazie Marco Racca, in bocca al lupo.

Grazie a te Alessandro. Grazie a tutto Mondospettacolo che non applica né censure ma, anzi, riconosce il valore delle nostre attività e, mentre cercano di oscurare le nostre attività, invece ne dà risalto!

Alex Cunsolo

Marco sui social: https://www.facebook.com/MarcoRaccaOfficial