Marion (Camille Chamoux) è un’illustratrice sopra le righe un po’ bohémien che abita con due strambi amici in un appartamento di Parigi. Ben (Jonathan Cohen) è un informatore farmaceutico un po’ paranoico e ipocondriaco che vive con la mamma in una casa di fronte all’appartamento del fratello. I due non hanno nulla in comune tranne la ricerca dell’amore su Tinter che li fa incontrare.
Tra un cocktail, qualche chiacchiera e una notte di sesso per le scale di casa di Marion, i ragazzi al primo incontro decidono di trascorrere le vacanze estive insieme. Destinazione Bulgaria, a metà strada tra Biarritz, dove Ben avrebbe dovuto passare l’estate in famiglia, e Beirut, verso cui Marion doveva partire con i migliori amici Fleur (Camille Cottin) e Romain (Jérémie Elkaïm).
Una volta arrivati sul posto, scoprirono presto che non sarà così facile far convivere le rispettive esigenze e visioni di relax. Il rapporto sembra destinato a fallire.
In centodue minuti e senza prendersi in nessun momento troppo sul serio, La prima vacanza non si scorda mai porta sullo schermo una versione simpatica e tragicomica dell’amore ai tempi moderni. Non manca, tra le righe, nemmeno un accenno di riflessione sull’amicizia, sulla famiglia, sul viaggio, sulle debolezze e fissazioni di ciascuno, sulla voglia e, al contempo, la difficoltà di mettersi in gioco, sulla capacità di far da parte le proprie esigenze per l’altro.
Tutto è condito da una certa dose di ironia, mai grottesca, che strappa qualche risata. Eppure, quello che manca a questo racconto perfettamente contemporaneo è un guizzo di originalità.
Il regista Patrick Cassir porta i suoi personaggi esattamente al punto in cui ci si aspetta che arrivino. Sceneggiatura e trama non stupiscono e Cassir confeziona una commedia che si vede con piacere, in leggerezza, ma che non riesce a lasciare il segno. Una commedia simpatica per la sua durata, ma che rischia di essere dimenticata una volta usciti dal cinema.
Valeria Gaetano
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