La vita in un attimo: cinque capitoli per raccontare l’amore

Ne La vita in un attimo, è Make you feel love di Bob Dylan a portarci dentro una storia divisa in cinque capitoli collegati da un fil rouge che si chiama Amore.

Dan Fogelman, creatore della serie tv di grande successo This is us, ci conduce dentro storie dominate dal destino e da scelte che determinano il futuro.

 

Nulla di nuovo sotto il sole, in realtà, in quanto sono molti i film a struttura circolare che, partendo da un punto, riportano poi allo stesso da dove era partita la vicenda (spesso si tratta di storie legate alla fantascienza o, appunto, all’amore).

Tutto viene svolto in modo splendido, con una solida sceneggiatura e gli attori giusti, anche quelli meno conosciuti.

Quindi, ci troviamo non dei protagonisti assoluti, ma una serie di protagonisti di un film che sarebbe errato definire a episodi, perché, in realtà, capitoli di un libro.

A cominciare dal primo presentato dal “narratore inaffidabile” Samuel L. Jackson, nel quale abbiamo a New York Will (Oscar Isaac) e Abby (Olivia Wilde), giovani universitari che si incontrano, si amano, stanno per avere un figlio e… sarebbe veramente un cattiveria da parte del “recensore inaffidabile” svelarvi altro, se non limitarsi a raccontare che il lungometraggio passa poi all’assolata terra andalusa, dove troviamo Antonio Banderas nei panni di Mr. Saccione e uno straordinario Sergio Peris-Mencheta, supportati da Laia Costa in un’altra storia d’amore che arriva dopo un capitolo centrale dominato da Mandy Patinkin nei panni di un’affabile nonno che cresce Dylan (Olivia Cooke).

La vita in un attimo, insomma, svolge appieno la sua funzione di concretizzare, come già accennato, una storia circolare consigliabile non tanto alle giovani coppie in occasione della festa degli innamorati, bensì ad una platea più grande, a quelle persone che, a modo loro, hanno subito un torto dal destino, dalla vita.

Moltissimi potranno riconoscersi nei protagonisti di questo film che, più che parlarci dell’amore, ci mostra quello che ci spinge ad andare avanti, nonostante tutto.

Grande merito è del cast e del regista Fogelman, che confeziona un film classico, con una trama che molti potranno definire, al termine prevedibile, solo per poi scoprire che nella sala tante persone si  stanno asciugando le lacrime.

L’amore è la spinta emotiva che spinge ogni essere umano, ma che raramente si trova e, molto spesso, dura troppo poco come un buon film… sintetizzato a dovere dal titolo italiano La vita in un attimo.

 

 

Roberto Leofrigio