Mary e lo spirito di mezzanotte: il film di Enzo D’Alò sull’importanza dei nonni

Liberamente tratto dal racconto La gita di mezzanotte, dell’irlandese Roddy Doyle, Mary e lo spirito di mezzanotte è stato presentato in anteprima mondiale all’edizione 2023 del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, poi candidato come miglior film di animazione agli European Film Awards e vincitore al Chicago International Children’s Film Festival nella categoria, appunto, animazione.

Il nuovo film di Enzo D’Alò è un vero e proprio inno all’Irlanda, di cui, mediante gli splendidi disegni, omaggia il verde brillante, le scogliere a picco sul mare, i gabbiani che volteggiano nel cielo e la pioggerellina che torna, costante, a rinverdire ancora di più il paesaggio.

Cornamuse, arpe e melodie malinconiche accompagnano le splendide immagini mentre la storia della piccola Mary ci conduce nei meandri di tematiche profonde e delicate come l’amore, l’amicizia, la famiglia, la crescita e la perdita. Mary è infatti una paperina di undici anni che sogna di diventare chef e di entrare nella prestigiosa scuola di cucina locale; la mamma è indaffaratissima e non dà peso a questa passione, mentre l’adorata nonna – cui presta la voce Maria Pia De Meo – la sprona ad inseguire il suo sogno, regalandole un vecchio libro di ricette di famiglia. Quando proprio la nonna viene ricoverata per un malore incurabile, una misteriosa, dolcissima e bellissima giovane donna entra nella vita di Mary e la accompagna non solo verso la realizzazione del suo sogno, ma, soprattutto, verso il distacco dalla figura tanto amata.

Come una sorta di Coco in versione irlandese, Mary e lo spirito di mezzanotte affronta con tocco estremamente delicato, intimo e commovente l’importanza dei nonni, portatori della memoria di famiglia, testimoni e narratori della grande storia passata: non solo. Continuando sulla linea dell’estrema sensibilità, Enzo D’Alò, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Dave Ingham, tocca anche il tema delle paure infantili, e per l’incubo ricorrente di Mary utilizza uno stile diverso, contando sui disegni a carboncino per renderne al meglio l’angoscia. Ha un che di poetico e fiabesco l’ultimo lavoro del regista napoletano, e i disegni ne sono la splendida riprova: i cottage col tetto di paglia che punteggiano i prati verdeggianti, i faraglioni su cui si frangono le onde, le stradine tortuose che si inerpicano su per le colline.

È tutto realizzato con attenzione e dovizia di particolari e il desiderio di recarsi quanto prima nei luoghi dello stesso autore è immediato. A coronare il tutto, lo splendido brano Ribellati e vai, interpretato da Matilda De Angelis, che apre il film e che si accosta perfettamente al carattere della giovanissima protagonista e alla forza di tutte e quattro le generazioni di donne che si incontrano nel corso della vicenda. Sei tutta intorno a me chiude invece il film e, come un caldo abbraccio, riunisce i familiari nel momento in cui intraprendono una nuova vita con una nuova consapevolezza. Toccante, poetico, sensibile e garbato, Mary e lo spirito di mezzanotte è un film per bambini e per adulti, una storia di crescita bellissima ed emozionante, ammantata di quel tocco di lirismo che tutti i film di Enzo D’Alò intrinsecamente possiedono.

 

 

Daria Castelfranchi