Mondospettacolo incontra il maestro pizzaiolo Marco Quintili

Dopo il grande successo riscosso nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, il maestro pizzaiolo Marco Quintili – vincitore della prima edizione del format Il boss delle pizze su Alice Tvha aperto il suo secondo ristorante nella capitale in via Eurialo 7c, zona Furio Camillo.

Noi di Mondospettacolo siamo andati ad incontrarlo proprio per parlare di questa nuova avventura all’insegna dell’alta qualità culinaria, trovando anche l’occasione di gustare specialità quali la pizza carbonara, la frittatina all’amatriciana, le dolci nuvolette di pistacchio e le crocchette gourmet, corredate, tra l’altro, di ricotta e prosciutto di pecora, olive taggiasche, tarallo napoletano sbriciolato, mandorle, gricia, crema di pecorino e guanciale di maialino allevato allo stato brado. Senza contare la nuvola di pizza fritta alla mortadella avvolta in cotica di maiale cucita a mano, con stracciatella e e polvere di pistacchio.

Andate a provare, per credere!

 

La tua avventura è cominciata a Tor Bella Monaca…

Sì, nel 2018 e fu più che altro una mia sfida personale, perché, abitando a Torre Angela, a cinque kilometri da Tor Bella Monaca, ho voluto cercare di portare in periferia un prodotto che non vi era mai stato portato. Se riesci a vincere a Tor Bella Monaca, puoi vincere ovunque, perché, se ogni giorno riesci a far muovere centinaia di persone dal centro per venire lì, significa che il prodotto è vincente. C’è tanto studio, tanta attenzione ai clienti e a ciò che porti in tavola.

 

Hai vinto alla grande, perché ora hai aperto questo nuovo negozio qui in zona Furio Camillo. In quale momento hai pensato di cominciare a spostarti verso il centro di Roma?

A Tor Bella Monaca abbiamo avuto una richiesta così alta che non riuscivamo a mantenere più la quantità di persone che ci chiamavano, quindi abbiamo pensato di spostarci anche verso il centro per accontentare un po’ tutti. Senza fare troppa pubblicità all’apertura di questo nuovo negozio abbiamo comunque riscosso notevole successo, con oltre duecento clienti al giorno. La gente, inoltre, rimane contenta del prodotto.

 

Quale è la tua specialità?

Mi piace creare antipasti partendo dai nostri prodotti campani per portarli alla contemporaneità e all’innovazione, ma sempre partendo dalla tradizione e senza uscire mai da quell’idea. La pizza carbonara è quella che preferisco preparare, perché mi ha concesso di rivisitare uno dei più famosi piatti romani facendo percepire che il suo nome non è soltanto quello di un prodotto pesante, ma può essere leggero.

 

Invece, quale è il prodotto che la vostra clientela preferisce?

La pizza più gettonata dalla clientela è la gricia in fiamme, nella quale cerchiamo di portare una cacio e pepe a tavola, con un guanciale di maialino nero allevato allo stato brado dall’azienda Cicchinelli. Poi gli diamo del liquido infiammabile e lo facciamo cuocere sulla pizza, dove diventa croccante. È un piatto bello da vedere, con questa fiamma sulla pizza, poi il sapore è abbastanza forte, perché ricorda quello degli spaghetti alla gricia, altro piatto romano.

 

Anche in fatto di dolci avete un buon assortimento…

Sì, tutti i dolci che escono dall’azienda I Quintili sono fatti da noi e che abbiamo cercato di rivisitare per renderli prodotti abbastanza giovani. Abbiamo le nuvolette di pistacchio, ovvero pasta fritta al cui interno mettiamo cioccolata di pistacchio e sopra terriccio dello stesso. Poi facciamo dei vasetti tramite cui abbiamo cercato di avvicinarci a diversi sapori Kinder o di snack come il Mars. Sono prodotti che vanno tantissimo, soprattutto tra i giovani. Siamo inoltre forti sulle bevande, infatti abbiamo quattro tipi di birre artigianali italiane dell’azienda Baladin, quasi cinquantadue etichette di vino, cinque di champagne, dei vini fuoriclasse molto particolari e tre tipi di spumante. E non dimentichiamo quattordici tipi di olio, perché ogni pizza ne ha uno suo.

 

Come avete vissuto questo periodo del Coronavirus?

Noi siamo stati a casa durante il primo mese di lockdown, poi abbiamo deciso di aprire la consegna a domicilio solo a Tor Bella Monaca, perché qui a via Eurialo eravamo ancora fermi. Il risultato è stato molto soddisfacente, in quanto siamo riusciti ad arrivare ad oltre le centocinquanta consegne al giorno, che per una pizzeria sono tantissime. Siamo riusciti a mantenere tutto il personale e ne abbiamo dovuto assumere altro.

 

Ci parli del progetto Tecnicamente pizza?

Abbiamo un’associazione di amici pizzaioli tramite cui vorremmo creare una scuola dove tutti gli associati possono imparare non solo tecniche di panificazione, ma anche di topping della cucina di livello e nozioni sul mondo del marketing. È un’associazione che nasce esclusivamente per la crescita del pizzaiolo e della propria azienda.

 

Sappiamo che, poi, stai progettando di conquistare Napoli…

Sì, se tutto va bene il 4 Settembre scendiamo a Napoli e ci prendiamo la nostra zona, la Riviera di Chiaia, posto d’elite che spero ci regali gli stessi risultati conseguiti qui a Roma.

 

Francesco Lomuscio