Rockets, nuovo progetto discografico con Time Machine, intervista a Fabrice Pascal Quagliotti

I Rockets sono un gruppo musicale francese che ottenne successo in Italia tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, con brani quali “Future Woman”, “Space Rock” “One More Mission”, “Electric Delight” e la reinterpretazione di “On the road Again”, “ Galactica”, che ha permesso loro di vincere il Telegatto come miglior gruppo straniero in Italia.

Il loro genere era il rock, definito dalla stampa “space-rock”, per i testi fantascientifici, le sonorità elettroniche e l’aspetto scenico.

Successivamente venne associato alla disco e pop elettronico.

Il primo album dei Rockets (1976) si intitola “Future Woman”, il look spaziale, argenteo e alieno, costumi in lamè di taglio fantascientifico, chitarre e bassi in forma di stella, sole , le voci sembrano provenire da altri mondi, i loro live sono eccezionali: luci e pirotecniche, fumi….

Nel 1978 sono presenti stabilmente in Italia, apparizioni televisive, concerti e riviste… i Rockets potevano definirsi le “star della musica internazionale”.

Con il disco “Plasteroid” nel 1979,diffondono maggiormente il loro successo, la produzione è realizzata con suoni percussivi, l’elettronica evoluta.

L’album è disco d’oro e di platino, con oltre un milione di copie vendute.

I testi parlano di visioni di un mondo futuro, possibilità tecnologiche, desiderio di altri mondi su cui ricominciare.

Nel 1980 esce “Galaxy”, un successo anche nelle discoteche e le radio.

Recentemente il nuovo progetto discografico della band è “Time Machine” (Etichetta Intermezzo/RocketsGalactica), composto da dieci cover e suonato da musicisti eccezionali: alla tastiera Fabrice Pascal Quagliotti, alla voce Fabri Kiarelli, alla chitarra Gianluca Martino, al basso Rosaire Riccobono e alla batteria Eugenio Mori.

La produzione musicale e l’arrangiamento dei brani di “Time Machine” sono a cura di Fabrice Quagliotti e l’executive producer del progetto è Roy Tarrant.

La tracklist dell’album: “Jammin”, “Walk on the Wild Side”, “On the road Again” (versione originale del 1978-Special Edit), “Piccola Katy”, “Sex Machine”, “Riders on the Storm” “Rebel Yell” (promo single del 2003), “Rock’n’Roll Robot” (feat Alberto Camerini-guest vocalist), “Doot Doot” (versione originale del 2019-tratto dall’album dei Rockets “Wonderland”) e “Last Train to London”.

Su Youtube è online il videoclip del brano “Rock’n’Roll Robot”, featuring Alberto Camerini in veste di guest vocalist.Il video è stato realizzato interamente grazie all’Intelligenza artificiale, come la copertina dell’album “Time machine”.

Abbiamo intervistato per “Mondospettacolo”, il frontman Fabrice Pascal Quagliotti, leader e tastierista della band “Rockets”

“Future Woman” è il primo album dei Rockets, look spaziale argenteo e alieno, costumi di taglio fantascientifico…

“Ad ottobre del’77 sono entrato a far parte dei Rockets, e pensavo ma cosa c’entra il brano “On the road again” con quello che devono fare i Rockets?

Non riuscivo a capire, poi il brano è diventato il successo che conosciamo, anche se non è un brano nostro, ma era la  “title crack”, una cover dei Canned Heat del 1968″ (completamente riarrangiata ed estesa con una lunga parte strumentale)

Successivamente la band ha prodotto altri lavori discografici,  tutti di successo… “Galaxy”, “Plasteroid”, ottenendo consensi e popolarità ..

“In quel periodo eravamo sempre in tour, concerti, ci divertivamo, abbiamo realizzato tante registrazioni radio, perché all’epoca c’erano tante radio private che trasmettevano sempre i nostri brani, era incredibile, un bel periodo”

Il nuovo progetto della band è recente, “Time Machine”…

“Time Machine”, il nuovo progetto nasce un po’ per caso, nel mio studio di Como, era venuto a trovarmi Roy Tarrant, mentre gli facevo ascoltare alcuni brani, lui mi dice: “ma lo sai che quasi tutte le band internazionali o artisti, cantanti, hanno realizzato album di cover? Ed i Rockets, nulla?”

Gli ho risposto: “Hai ragione, facciamolo”.

E quindi è partita una scommessa, una challenge, e fare le cover in chiave Rockets, anche se è stato molto difficile, perché quando devi realizzare un brano, tipo “Walk on the Wild Side”, o “ Riders on the Storm”, hai paura sempre di rovinarlo, perché lo devi completamente cambiarlo, anche l’arrangiamento.

Però devo dire che è stato un super- risultato, è stato fatto un gran lavoro di squadra, con tutti i musicisti, il nuovo cantante che è entrato a gennaio, Fabri Kiarelli, che ha dato uno spunto, una freschezza, essendo una persona rock, si sente nel suo modo di cantare e nella produzione di “Time Machine”.

“On the road again” rispecchia la versione originale , essendo un album di cover non poteva mancare la cover delle cover.

Questo album sta facendo parlare tanto dei “Rockets ”e quindi abbiamo centrato l’obiettivo. In “Piccola Katy”, c’è meno elettronica, più rock, tante chitarre e basso.

In “Rock’n’Roll Robot (feat Alberto Camerini) il brano è stato realizzato solo con le tastiere

Fabrice, l’appuntamento è a presto per il ritorno ai live, con il pubblico ed i fans….

“Noi c’è la mettiamo tutta, la cosa importante  è ripartire, fare concerti, anche perché il miglior modo per far riscoprire un’artista, sono i concerti. Abbiamo uno spettacolo molto bello, a parte il discorso musicale, ottime coreografie di luci, creato da Andrea che è un’appassionato, nasce come fans, adesso si è inventato “laserista”, abbiamo uno spettacolo “unico nel panorama musicale attuale”

Prima di salutarci e ringraziarti per l’intervista, vuoi aggiungere qualcosa?

“Un’anteprima : il giorno 3 novembre saremo in concerto a Casellette (Torino) al Civico 25- dopo lo showcase sold-out del 1° ottobre, a presto”!

Paolo Isa