T-Move Experience: un remix e quella dance anni ’90

Storia non semplice da riassumere. Storia di lunghissimo corso, che dal quel ’89 ha trovato un momento di fermo posta ove allontanarsi dentro altre strade, collaborazioni, derive comunque sempre coerenti. Oggi il progetto T-Move Experience ha deciso di rimettersi in gioco ripescando vecchie idee e rimodulando nuovi progetti in cantiere. Esce “Pass This Time”, singolo che forse torna più attuale oggi che non allora, ed escono 6 remix a firma di 6 artisti diversi che vi invitiamo a scoprire. Si intitola “The Hous Mixes” questo biglietto per quel sapore intramontabile di tech house e di pop dance all’italiana maniera, quando anche il resto del mondo sembrava a portata di mano. La bellezza passa anche da qui…

Noi iniziamo sempre parlando di bellezza… e andiamo oltre quella sfacciata da copertina. E il vostro suono ha molto a che fare con la bellezza. Per voi dunque cos’è, che peso ha?
Per noi la bellezza ha un peso lordo, senza tara. Deve riempire il nostro essere per poter traboccarlo sugli altri.

E il vostro suono dunque come incontra e come cerca la bellezza?
Cerca la bellezza senza essere sicuri che la incontri, facciamo del nostro meglio usando i nostri parametri; in passato siamo riusciti ad ottenere il risultato a pieni voti, adesso riproponiamo il nostro suono mantenendoci fedeli alla scelta fatta 25 anni fa con la speranza di essere apprezzata anche da questa nuova generazione.

E di certo siete lontani e poco presenti nei nuovi canali di comunicazione o sbaglio? Una scelta o una forma di pigrizia?
È una scelta, facciamo parte di una generazione abituata ad un linguaggio ed a una comunicazione ben lontana da quella attuale, di conseguenza non saremmo così bravi a gestirne i contenuti. Rispettando il nuovo modo di comunicare tramite i social riteniamo giusto che venga fatto da chi è cresciuto con questo linguaggio moderno e chi sa trasformare la comunicazione in arte; noi sappiamo fare musica e ci impegnamo a trasmettere il messaggio totale che arriva dai suoni, testi e melodie senza dover ammaliare i potenziali ascoltatori con messaggi che non ci appartengono.

Oggi siamo in una scena decisamente più liquida e digitale… come vi rapportate al nuovo linguaggio che certo è assai diverso a quello del 1998?
Come detto in precedenza siamo consapevoli che non siamo i più indicati a rapportarci con questa nuova forma di comunicazione, sempre però rispettando ed apprezzando ciò che viene fatto da moltissimi nuovi artisti o comunque artisti che fanno parte delle nuove generazioni. Detto sinceramente non ce la sentiamo di andare a caccia di “like” o “followers” per poter essere al centro dell’attenzione perché riteniamo di non essere credibili; la nostra musica ed il nostro suono vengono dal cuore e dall’anima… non dal cervello, che riteniamo potrebbe farci perdere in un mondo che appartiene alle nuove generazioni cresciute nell’era digitale.

Oggi T-Move Experience quanto sono cambiati? L’arrivo di questo Ep di Remix, che significa anche l’incontro con altre voci arrivate sino ad oggi, sino alla scena attuale, quando hanno modificato il nuovo volto del progetto?
In realtà sono cambiati pochissimo, stiamo rispettando l’operatività che era molto comune negli anni 90 dove al singolo pop seguivano regolarmente remix di vari team per rendere il brano più vicino possibile ai gusti dei frequentatori delle piste da ballo.