Aftersex è il nuovo singolo di 22 Miglia

Hip hop vecchia scuola per il giovane artista tra passione e sesso sperimentandone la sofferenza. Una storia d’amore dall’incontro sino al distacco e la mancanza che ne consegue.

 

Un singolo che attesta il talento e la maturità raggiunta da 22 Miglia nonostante la sua giovane età. Brano che riecheggia sonorità della vecchia scuola hip hop pur mantenendo una forte personalità e originalità. Cura maniacale degli arrangiamenti e della produzione firmata da Stefano Iezzi per Hipnotica Records donano ad “Aftersex” un appeal maggiore alzando la testa dalla mediocrità di una discografia di genere ormai contornata soltanto da selfie e poser vari. Qui la musica torna da protagonista con una semplicità disarmante in cui l’artista ci narra uno spaccato di vita vissuta. Curiosiamo un po’…

Ciao, come e quando prende vita il progetto 22 Miglia?

Ciao, 22 Miglia nasce 2 anni fa. Ascoltavo un sacco di musica e mai avrei pensato di iniziare a farla, poi ho sentito un mio amico reppare e ho iniziato a provarci a casa. L’ho presa un po’ come gioco, poi mi sono appassionato sempre di più ed è cominciato tutto.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Prendo ispirazione da quello che mi succede, cerco di raccontare me o situazioni che mi circondano. Ci sono periodi in cui non scrivo nulla e altri in cui mi sento di farlo, non forzo mai la mano.

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?

Sicuramente mi ispiro anche a ciò che ascolto, ma poi il flow, la metrica e le liriche sono quelle che mi vengono, possono essere di moda o vecchio stile dipende dalle vibes che ho dentro in quel momento.

Che cosa ne pensi della scena musicale hip hop italiana?

Ascolto da tanto il rap italiano ed è quello che ascolto di più, penso che ci sia stata una grande evoluzione e lo dicono i numeri dei vari rapper main stream. Anche a livello internazionale la scena italiana comincia ad essere riconosciuta, ma la cosa che manca secondo me è un marchio di fabbrica che quando ascolti una traccia o vedi un video ti porti a pensare subito: “Italiano”.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

È un periodo no per me dal punto di vista della scrittura, sto lavorando a un progetto di dieci tracce e non so quando lo chiuderò.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Ringrazio il mio produttore Stefano Iezzi che è con me da 2 anni e mi ha aiutato un sacco musicalmente e poi ringrazio i miei ascoltatori e quelli che credono in me.