Addio all’attore Bruno Ganz

Addio a Bruno Ganz. Molto conosciuto anche in Italia, l’attore svizzero ci ha lasciati il 16 Febbraio 2019 all’età di settantasette anni.

Lunghissima la sua carriera che, in oltre cinquant’anni, lo ha portato a lavorare con tanti grandi registi.

Figlio di madre italiana e di un operaio svizzero, dopo alcune  rappresentazioni teatrali si fece notare alla fine degli anni Settanta con il cineasta tedesco Wim Wenders. 

L’amico americano, Il cielo sopra Berlino sotto la regia di Wenders, Pane e Tulipani diretto dal nostro Silvio Soldini, per il quale vinse un David Di Donatello, il recente nonno di Heidi,  fino a La casa di Jack di Lars Von Trier, sono solo alcuni titoli della sterminata filmografia dell’attore, capace di recitare, oltre che nella sua lingua madre, il tedesco, in un ottimo italiano e in inglese.

Ma la parte che indiscutibilmente fa ricordare l’attore è il quella di Adolf Hitler nel film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler di Oliver Hirschbiegel.

Il suo ruolo fu definito da un grande sito americano “La miglior interpretazione di sempre di un cattivo realmente esistito”.

In realtà, Ganz cercò sempre di discostarsi da questa sua incredibile performance artistica, che aveva all’epoca anche sollevato polemiche sulla presunta umanizzazione del dittatore nazista.

Sicuramente, un personaggio totalmente agli antipodi per l’attore, che ci lascia troppo presto a causa di un male incurabil, e che la storiografia ci tramanda come persona semplice, mite e gentile.

Chi vi scrive queste righe ha avuto la fortuna di incontrarlo ripetutamente in varie conferenze di presentazione di alcune sue pellicole, e possiamo solo confermare che abbiamo perso un grandissimo attore e, al tempo stesso, una bella persona.

Quella di Bruno Ganz è davvero una grande perdita per tutto il cinema mondiale.

 

Roberto Leofrigio