Allegramente Drammatica intervista su “Il primo trauma non si scorda mai”

Allegramente Drammatica è tornata con un singolo molto toccante:”Il primo trauma non si scorda mai”. Un brano che affronta il tema del bullismo di cui è stata vittima. Abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con lei!

Allegramente Drammatica intervista

Ciao Allegramente Drammatica, vuoi parlarci del tuo nuovo singolo “Il primo trauma non si scorda mai”?
Ciao a tutti! Certo, il brano parla della mia esperienza con il bullismo. Ho voluto dedicare a me stessa e alle persone che stanno vivendo un momento difficile, dei versi che potessero in qualche modo aiutare ma anche legittimare il dolore.
Molti tendono a sminuire i traumi vissuti in adolescenza frutto di “ragazzate”. Nella realtà le parole, i gesti lasciano cicatrici molto profonde, soprattutto in quel momento della crescita. Poi si passa la vita a farci i conti.
La musica è allegra e orecchiabile, mi piace molto il contrasto che si crea con il testo.

Come è stato accolto dal pubblico? Pensi sia arrivato anche ai bulli di cui parli nella canzone?
La canzone sta piacendo molto, ho ricevuto messaggi di ringraziamento, buoni ascolti e like. Anche il video sta andando bene sui social.
Non so se sia arrivata alle orecchie dei miei bulli ma non è quello l’obiettivo principale. La speranza è che arrivi a chi serve, che siano bulli o bullizzati non fa differenza.

Come nascono i tuoi brani prima la melodia o il testo?
Dipende dal brano, per esempio Il primo trauma non si scorda mai è nato con testo e musica mentre ero in studio. Mani intrecciate invece è nata mentre passeggiavo in un bosco. Prima sono arrivate le parole della strofa le ho scritte sul cellulare, poi è arrivato il ritornello con la musica già in testa. Una volta a casa ho messo tutto nero su bianco (virtuale).
Fuori dall’internet invece è nata con solo il testo e linea vocale, la musica è arrivata dopo. Un fattore che influisce è certamente il luogo, oppure se ho visto e sentito qualcosa che scaturisce un pensiero forte. Non c’è una regola, tendenzialmente l’ispirazione arriva quando meno me lo aspetto anche se, scrivere resta un esercizio quotidiano.

Il tuo primo singolo aveva un tono molto più scherzoso rispetto a questo brano, cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
Non mi pongo limiti quando scrivo, gli argomenti e il sound sono strettamente collegati, quindi molto dipende da cosa avrò da dire e raccontare. Certamente rimarrà quest’impronta agrodolce che mi contraddistingue

Come è stato partecipare a IVisionatici?
È stato un bel momento è sempre bello scoprire nuova musica e condividere il palco con persone che credono nella musica e nei loro sogni.

Ti va di raccontarci un tuo sogno nel cassetto?
Questa è una domanda difficile.
In ambito musicale vorrei semplicemente arrivare a più persone possibili con la mia musica e riuscire a toccare le corde giuste di chi ascolta.
Per il resto, vorrei vivere in un paese che rispetti le diversità e dove tutte le persone possano sentirsi al sicuro.

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