Aggiudicatosi il premio come miglior film presso l’Istanbul Film Festival e quelli per il film, l’attrice protagonista (Laura Calamassi) e la giovane attrice (Giulia Wnecowicz) all’Hollywood Blood Horror Festival, è pronto per avere una distribuzione Negli occhi della preda, lungometraggio diretto da Leonardo Barone, cineasta di Piombino.
Scritto dal regista stesso insieme a Ethan Michael Carter, il film ci porta immediatamente a conoscenza della giovane Laura, che scopriamo essere stata rapita e tenuta nascosta in una casa in mezzo al bosco da cinque individui intenzionati a chiedere un riscatto al ricco padre; prima ancora che si torni a due anni addietro per far luce sul suo passato prossimo.
Ma, man mano che la oltre ora e mezza di visione avanza, ad emergere sono anche dettagli riguardanti l’infanzia della protagonista, destinata a sfoderare una doppia personalità che si rivela un’oscura parte di lei atta a trasformarla da preda a cacciatrice.
Dunque, buona parte del cast costituito da Paolo Massaria, Gabriel Dorigo Badea, Jerry Potenza, Giorgio Borroni, Marco Cimmino, Mariachiara Casillo, Fabrizio Pinzauti, Benedetta Giuntini, Gianni Andrei, Beatrice Stella e Francesca Brandi si trova costretta a vedersela, di conseguenza, con la furia omicida della donna, che non esita neppure ad impugnare una sparachiodi (magari qui i fan delle produzioni meno conosciute potranno pensare ad un riferimento allo slasher Nail gun massacre di Bill Leslie e Terry Lofton) per eliminare i suoi sequestratori.
Non a caso, quasi in bullet time style proto-Matrix non manca neppure un chiodo sparato al rallentatore nello svolgimento di Negli occhi della preda; che, però, al di là di questo breve virtuosismo tecnico si mantiene su un piano registico e narrativo abbastanza classico, conscio dei propri limiti di prodotto indipendente a basso costo.
Infatti, al di là di un momento di copiosa esplosione di liquido rosso, le diverse uccisioni – comprendenti perfino una decapitazione – avvengono fuori campo nel corso della lenta evoluzione dell’operazione.
Operazione uno dei cui maggiori punti di forza è rappresentato, senza alcun dubbio, dai desolati, splendidi paesaggi naturali che fanno da avvolgente scenografia… fino ad un inaspettato colpo di scena conclusivo.
Di seguito, il trailer.
Francesco Lomuscio
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