Behind the door-Dietro la porta di Hitchcock 

Hitchcock fin da ragazzo dimostrò una attitudine molto forte al rigore  tutti i suoi biografi son concordi che il severo padre , un agiato quanto severo proprietario di negozi di frutta a Covent Garden ( set ideale per il film Frenzy uno  degli ultimi film),influì su questo tratto.  Lo chiamava “agnellino senza macchia “ e  Hitch stesso raccontava sempre che per una sua piccola bugia, il genitore , lo fece rinchiudere dalla polizia dieci minuti in una cella per fargli capire cosa succede ai bambini, morì quando lui aveva quattordici anni , infatti il Maestro voleva che sulla sua tomba fosse scritto “questo è quello che capita ai bambini cattivi…………

La madre di Hitch rimarrà sempre un mistero , dalle diverse biografie si apprende che visse col figlio fino a che lui si sposò e che avesse dei problemi nervosi legati alla morte prematura del marito , tutti concordi nell’affermare che fosse una figura fondamentale e che Hitch anche dopo sposato l’avesse fatta viaggiare con lui e la moglie e la facesse soggiornare nella casa di campagna fuori Londra ,anche se nessuno la vide mai. Lui ormai grosso regista di successo negli anni trenta subii la difficoltà legata alla guerra che non lo fece incontrare con la madre per molto tempo e poi morì. Hitch lavorava già in Hollywood e il rimpianto gli rimase tutta la vita , la madre era protestante convertita cattolica e rigidamente osservante , Hitch negli anni trenta almeno tutte le domeniche onorava la messa e ci teneva che giovane figlia Pat facesse altrettanto . L’insegnamento religioso della madre continuava nell’opera del Maestro, i peccatori possono precipitare , la sete di denaro e di lussuria può essere punita , ma anche il suo contrario, la chiesa pùò essere un luogo ideale per uccidere ,come in L’uomo che sapeva troppo …dunque ogni cosa può trasformarsi nel suo contrario , questo è l’insegnamento materno:diffidare del mondo e sopratutto  delle donne ritenute sinonimi di caos .

La donna come enigma fu sempre presente in quasi tutte le sue opere , un cardine della sua poetica ,un uomo di successo  sempre più potente che  studia il labirinto femminile questo era per Hitch il  suo viaggio nella vita .

Oltre alla madre che come “imago volle continuare a esplorare nelle sue opere: madri pazze , madri pericolose, madri possessive ,madri spaventose (Notorius , Psyco ecc) , in Rebecca voleva inserire inserire il personaggio di una nonna di De Winter rinchiusa nella torre di Manderley, la donna declinata come presenza che altera gli equilibri “gli uccelli “ la donna che deruba , mistificatrice “Marnie “ .

Analizzando le donne per lui importanti oltre alla madre possiamo parlare di Joan Harrison , la sua assistente da metà anni trenta in poi una donna elegante e colta , che divenne la sua ombra , e che era l’unica oltre ad Alma ad avere la capacità di intervenire sulle sceneggiature , era bionda con gli occhiali, un portamento fiero ,molti pensavano che Hitch ne fosse attratto , una donna nordica colta, alta, bionda e fiera …aveva  il potere di parlare con produttori ed ispettori scegliere e mediare.

Joan Harrison aveva studiato alla Sorbona e a Oxford aveva 24 anni , nel 35 cominciò come segretaria e poi segretaria , nel 37 passò da consulente a scrittrice di dialoghi , finalmente nel 39 diventò sceneggiatrice , questa bionda elegante e celebrale per più di vent’ anni fu  il braccio sinistro di Hitch , anche se il destro era Alma , diventò intima della coppia tanto da andare in vacanza con loro e la piccola Pat , dietro la celebralità di molte scene del Maestro vi era il suo occhio azzurro e  molto acuto sulla vita .

Alma aveva uno spazio molto più intenso in quanto deus ex machina del Mito , determinata ottima cuoca , presenza discreta per molti nella coppia comandava lei , Anne Baxter (star anni 50)rivelò che un ritardo di lei mandava in bestia Hitch e lo rendeva cattivo , tanto era il grado di fusione dei due, tra loro due. Alma tentava di limitare le intrusioni degli altri nella loro vita private nelle belle e comodissime case come quella di Bellagio Road l’unica ammessa nel piccolo clan era la Joan che riusciva a rassicurare e proteggere Hitch ma anche a farsi benvolere da Alma che la riteneva necessaria al successo economico del clan

Il cinema di Hitchcock  è fatto di  bionde, bellissime bionde , ma bionde distaccate  non pin up o sex symbol  carnali,  neanche innocentine alla Audrey Hepburn ( che Hitch detestò candidamente perchè era il soggetto ideale per un film sullo stupro a cui lui teneva ma che lei  rifiutò e  mandò a monte ).

Donne eleganti e nevrotiche erano le sue protagoniste , a tratti persino diaboliche,  donne di mondo stile “Gran dame “ della tipologia pelliccia perle pochi gioielli e capelli raccolti a d incorniciare visi da angeli a tratti efebiche<( Eva Saint Marie )sempre molto misteriose , dal passato oscuro doppie , capace di attrarre e respingere allo stesso momento , gelide ma con sguardi capaci di accendere desideri bollenti.

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