BOAVISTA: la bellezza del Pop Rock di sempre

La bellezza sta anche nelle forme di un bel corpo che danza. Ma anche e soprattutto dentro le bellissime righe che nasconde la morale di una storia come “Ruggine”, il singolo estratto da questo esordio dei BOAVISTA dal titolo “Li dove ci sono le stelle”. La band bolognese ci parla di vista dentro le trame del bellissimo Pop Rock italiano, stile che da sempre ha fatto storia e sempre la farà, racchiudendo in se la grinta, la pace, l’amore e il romanticismo della bella canzone main stream italiana. La bellezza dunque passa dalla forma ma anche e soprattutto da quel che sorregge la forma, dietro… dove non battono mai i riflettori della scena.

Noi cominciamo sempre parlando di “bellezza”. Non solo quella che si mostra bella in copertina… parliamo di quella che si vede di meno, tra le righe, quella importante. Per voi cos’è la bellezza?
Tutto quello che si può raccontare attraverso uno sguardo pieno di sogni e una voce che trema per l’emozione di aver raccontato un pezzo di sé. Questo è quello che proviamo su un palco, dentro uno studio nell’intimità di 4 mura mentre scriviamo una canzone…per noi questo è bellissimo…emozionarsi ed emozionare…cosa c’è di più bello

Estetica e contenuto. Annoso dilemma, equilibrio precario. Piacere a tutti o piacere a sé stessi. Per voi qual è la formula magica?
Per noi fare semplicemente musica spontaneamente. Ognuno prova a fare la sua cosa, alcuni la fanno bene altri meno come in ogni situazione. Noi raccontiamo un pezzo di vita e alcuni a volte ci si ritrovano, senza forzare troppo la mano senza per forza scrivere o dire la cosa giusta.

Il vostro video unisce la bellezza estetica dell’attrice alla bellezza di vita che la circonda. Ho trovato nel video di “Ruggine” un grande connubio… ma c’è anche altro: resistenza o resilienza? Quale delle due?
Un po’ tutte e due, per essere resiliente devi essere resistente, non bisogna farsi abbattere dalle difficoltà ma bisogna reagire, cambiando quello che non va bene…sopportando il tempo necessario perché questo avvenga e ritornare in scena più forti di prima.

E quanto romanticismo dentro le liriche di questo disco. Per voi cos’è l’amore che torna prepotente in un disco come il vostro?
Dedizione…l’amore è una cosa bellissima che riempie la vita…ma bisogna averne cura, non predilige scelte facili, scorciatoie. L’amore vuole essere vissuto come una riscossa che arriva dopo aver lottato per qualcosa per cui ne vale la pena…per una donna, per un uomo o per un disco

A chiudere: Boavista mi fa pensare alla voglia di evasione… voi che mi dite?
Che va bene… lo è per noi suonare…questo progetto è la nostra evasione, siamo rimasti adolescenti che sognano ancora di poter vivere di musica. Questo disco è il nostro primo vagito nell’universo della musica. Ci siamo visti a Bologna e abbiamo deciso di omaggiare quel momento trasformandolo nel nostro nome BOaVista