Dené: la bellezza si fa “Nuda”

Tinte electro-pop che significa anche un ritorno libero ad un tempo di balere, di emancipazione del bello, di un perenne inseguimento alla trasgressione colorata del resto del mondo. Davide Mazziotti, in arte Dené sembra ricordarci questi colori quando ci canta “Nuda”, il suo ultimo singolo dentro cui la bellezza si fa donna, messa a nudo e non in senso estetico quando invece sociale. Tutto dentro liriche fresche, quotidiane, decisamente figlie del pop…

Bellezza prima di tutto. Ma andiamo oltre l’estetica: per Dené cos’è davvero la bellezza?
Può sembrare scontato parlare di bellezza al giorno d’oggi dove tutto sembra girare intorno all’estetica. In realtà, almeno per me, la bellezza la trovo in tutto ciò che non è cattiveria, banalità, egocentrismo. E, chiaramente, in tutte le forme d’arte a cominciare dalla musica.

Estetica o concetto? Il contenuto di questo brano è centrato molto su questo equilibrio: un testo tutt’altro che banale dentro un’estetica tutt’altro che ermetica e da casta…
Se per la musica, nella scelta dell’arrangiamento e dei suoni è stato fatto un lavoro mirato ad una certa “estetica”, per il testo abbiamo cercato di esaltare il concetto. Era forte l’esigenza di esprimere la nostra opinione nella gestione del rapporto. Di mettere al centro il rispetto tra le persone sempre e comunque. Da questo punto di vista possiamo ritenerci soddisfatti dell’equilibrio della canzone.

Secondo te se può sempre trovare un compromesso tra il bello e il qualitativo? O sei della scuola che l’una non esclude l’altra?
Credo che, al di là, del modo in cui lo si fa’ la cosa più importante sia arrivare alla gente, coinvolgere le persone soprattutto a livello emotivo. Certo, per quanto ci riguarda troviamo maggiori soddisfazioni quando siamo certi di aver dato tutto anche nella cura dei dettagli più piccoli. Teniamo molto alla qualità del lavoro.

Parliamo di produzione: questo brano da dove nasce e dove puntava nella sua idea?
Ascoltarlo adesso sembra scorrere in maniera leggera e naturale ma in realtà è un brano che ha vissuto diverse fasi. Abbiamo cambiato e sperimentato tanto per trovare la giusta quadra. Volevamo un pezzo di “movimento”, che facesse venir voglia di muoversi, una musica che potesse far divertire dentro una canzone che, alla fine, ti lascia spazio per una riflessione.