GIADA ROBIN: il Far West non è mai stato così caldo come nel suo ultimo videoclip!

La popstar italiana Giada Robin, già nota sulle nostre pagine, ha appena rilasciato il suo ultimo videoclip musicale “Jade Pancakes”.

Ciao Giada e grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo. Il video non è stato girato in un posto qualsiasi ma a Camposecco in provincia di Roma, sul set di “Lo Chiamavano Trinità”, una delle pietre miliari dello Spaghetti Western. Ora ci sei tu, nei panni di una “Sexy Cowgirl”, a infuocare quel panorama mozzafiato. Raccontaci chi è Jade Pancakes? Che cosa rappresenta?

Ciao a tutti! Qui è Jade Pancakes che vi parla. Chi sono io? Ve lo racconterà Giada che poi alla fine io e lei siamo la stessa persona, mi sto calando troppo nella parte ahahaha

Jade Pancakes è una cowgirl che lotta per la libertà in un mondo folle in cui è vista come una criminale ed è braccata da tre brutti ceffi. Il nome deriva da una simpatica traduzione inglese del mio nome reale. Volevo da subito far cogliere l’essenza di questo personaggio: lucentezza, dolcezza e semplicità. Possiamo ammirarla in due ruoli. Il primo quello di cantastorie, in cui indossa una giacca rosa ed è sempre solare, che lo spettatore potrebbe associare anche a me come cantante. Il secondo (senza giacca) come ricercata che scappa nel bosco e per la scarpata. Il vestiario risulta pressocché identico proprio per sottolineare che nonostante i ruoli diversi, le due figure siano in realtà la stessa persona. Due facce della stessa medaglia. Questo fa sì che sia Jade Pancakes stessa a raccontare la sua storia con un flashback.

Altro particolare interessante che potrebbe far riflettere, è che la Jade che canta spensierata con la chitarra è in un ambiente quasi paradisiaco che unisce cielo e terra, con i fiori, gli animali ecc… (tipo giardino dell’Eden). Mentre la Jade che viene inseguita sembra affrontare un percorso pieno di insidie, sassi, rovi, salite, il bosco (tipo la selva oscura di Dante) ed ogni tanto riappare con indosso la giacca rosa circondata da del fumo giallo sulfureo… e sembra fare molto caldo, che sia l’inferno?

Per quanto sia un video solare mi sembra di capire che i temi trattati siano molto profondi. Che messaggio vuoi comunicare allo spettatore?

“Jade Pancakes” è una canzone sulla giustizia ed un invito a rimanere sempre fedeli a sé stessi anche quando può essere davvero difficile fare la giusta scelta. Ho immaginato uno scenario da far west. Erano tempi in cui la giustizia era molto più improntata sul “fai da te” e senza delle regole ben precise con sceriffi corrotti e banditi che spesso la facevano franca, in contrasto con il senso di giustizia nel cinema Western pieno di morale e lezioni di vita… ed è proprio al nostrano Spaghetti Western che mi sono ispirata.

Un concetto importante che troviamo in “Jade Pancakes” è quello di giustizia divina che non coincide con la legge degli uomini. Jade ci ricorda che la legge non è la giustizia. La legge serve per fare giustizia… ma quante volte vengono accusate persone innocenti? E quante volte i colpevoli rimangono impuniti?

 Jade di fatto è ricercata, ma in cuor suo è innocente.     

Giada Robin a Canposecco-Foto by Marco Mandini.

Come ci si sente a calcare la terra di uno storico film riportando l’atmosfera Western riscritta a tuo modo? Quali sono gli elementi di quello che io definirei non Spaghetti ma “Gnocchi Western”?

Volevo un’eroina western che richiamasse il mood spensierato di “Lo chiamavano Trinità”, una Terence Hill al femminile: bella, simpatica e semplice… (modesta soprattutto XD) ma anche con una grande forza interiore e senso della giustizia. Quella radura ha fatto la storia del cinema, è stata un’esperienza unica ed indimenticabile per me e tutta la troupe! Non è stato per niente facile arrivarci, tanto che abbiamo dovuto farci un po’ di strada con le jeep, tutto in salita sullo sterrato, tante curve e buche a più non posso… abbiamo ballato per tutto il viaggio. Mi sono sentita Indiana Jones, ma ne è valsa la pena!

“Gnocchi Western” suona bene, specialmente con quello che sarà il mio nuovo disco. Un concentrato di musica pop dall’anima rockeggiante, sensuale, dolce… ma anche ribelle. Ho già detto troppo XD

Tornando ad un tema già accennato prima, trapela a mio parere il tema della violenza sulle donne… soprattutto nel finale, è voluto? È una sorta di denuncia femminista?

Con il finale aperto del video lo spettatore si ritrova di fronte ad un unico pensiero… Jade sarà viva o morta? E quindi alla scelta di far partire il proiettile dalla pistola oppure accettare il pancake, mettendo davanti ad un binomio universale: amore vs odio, bene vs male, dolcezza vs violenza.

La posizione finale non è casuale, abbiamo cercato di riprodurre la famosissima opera di Michelangelo “La creazione di Adamo”, in cui l’uomo (in basso a sinistra) alza il dito ancora incerto verso quello assolutamente fermo di Dio (in alto a destra). Nella nostra versione abbiamo l’uomo (in alto a sinistra) con la pistola ferma e carica pronta sparare, che alla fine è come se giocasse a fare Dio perché in un istante può decidere della vita di Jade (in basso a destra). Ma lei cosa fa? Avvicina lentamente il pancake come per toccare la pistola ed alla violenza risponde con la dolcezza, quindi all’odio con l’amore.

Qualcuno potrebbe dire che la donna crea e l’uomo distrugge, ma non era nostra intenzione dare un messaggio femminista e creare discriminazioni di genere. È vero! Il fatto che sia Jade ad essere braccata e minacciata può rimandare anche al tema della violenza sulle donne, ma in realtà non è voluto.

Del resto, il bello della musica e dei videoclip è proprio quello di poter trasmettere sensazioni e far nascere idee diverse a seconda di chi ascolta e guarda. Pur essendoci un messaggio di fondo, mi piace lasciare che le persone si divertano comunque a dare una loro libera interpretazione.

C’è qualche aneddoto divertente che ci vuoi raccontare riguardo la realizzazione di questo videoclip?

Durante le riprese sul set di Trinità a Camposecco, mentre cantavo tranquilla per la radura, c’era un branco di mucche ed abbiamo pensato fosse una buona idea coinvolgerle, ma ad un certo punto una si è imbizzarrita ed un’altra si è messa a fare la cacca davanti alle telecamere, forse impaurita o in segno d’affetto ahahahaha

Ma penso che la giornata più divertente comunque sia stata durante le riprese a Livorno. Allora, l’ex cava della Fociarella alla Valle Benedetta di solito non è una zona molto frequentata… eppure quel giorno siamo riusciti a dare spettacolo. Mentre stavamo girando la scena della resa dei conti, in cui i cacciatori di taglie mi trovano e cominciano a correre e mi buttano a terra, un paio di ciclisti che passavano a lato strada si sono impauriti e hanno iniziato a pedalare alla velocità della luce. Poi una signora con una bambina ha visto le telecamere ed incuriosita si è avvicinata, ma appena i tre hanno cominciato a maltrattarmi, ha tappato subito gli occhi alla bambina e si è scandalizzata credendo che stesse succedendo davvero qualcosa di osceno e noi “Signora non è nulla, non vede che stiamo girando un film?” che poi se l’era anche un po’ cercata ma vabbè XD

Ma la cosa più incredibile è stato un povero ragazzo in macchina che sentendo urlare “Fermatiiiii, bastarda!!!” e la pistola puntata verso di me, ha inchiodato e ha perso il parafango per strada.

Come ti sei trovata a lavorare con il regista e videomaker Simone Serafini?

Ho conosciuto Simone un paio di anni quando ero ancora nel progetto “The Pheromone Syndicate” e mi sono trovata bene sul set fin da subito. È un vulcano di idee ed ho sempre amato la sua simpatia e la sua voglia di mettersi in gioco. Per non parlare dell’intesa che crea con l’artista!

Ti rivolgi ai tuoi fan come Pancakes, come mai questa scelta così originale?

Perché sono dolci e soffici. Spero di non offendere nessuno, scherzo ovviamente XD

I pancakes sono semplici, non necessitano di chissà quale preparazione e in più si mangiano la mattina a colazione, quindi può essere inteso come lo sfamarsi di dolcezza all’inizio di ogni giornata. Inoltre i pancakes sono ancora più buoni quando si condividono con qualcuno.

Io stessa sono un pancake. L’idea è quindi quella di gustarci a vicenda… non come dei cannibali, attenzione! ahahahaha ma nel senso, che ci nutriamo della stessa passione.

Prossimi progetti?

Al momento sto lavorando alla produzione del mio secondo album “Gnockstar!”, ci saranno tante sorprese allettanti per il merch e sicuramente ho in progetto altri videoclip musicali e collaborazioni sempre con Simone. Sono anche orientata verso l’organizzazione di concerti ed eventi dal vivo, magari tour… che spero presto di poter cominciare.

A.C.

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