In blu-ray Harvey, l’intramontabile classico con James Stewart

Leggenda hollywoodiana, attore indimenticato e simbolo dell’uomo comune che affronta situazioni più grandi di lui, James Stewart è stato un interprete capace di spaziare tra i più variegati ruoli che il firmamento potesse proporgli; dal George Bailey de La vita è meravigliosa al Macaulay Connor di Scandalo a Filadelfia, ruolo, quest’ultimo, che gli portò anche il suo unico Oscar. Fino ad arrivare alla sua collaborazione col maestro del brivido Alfred Hitchcock per titoli come La finestra sul cortile e L’uomo che sapeva troppo.

In mezzo a questa vasta galleria di performance, però, ve ne è una in particolare che ogni spettatore tende a ricordare: l’Elwood P. Dowd del gradevole film Harvey, datato 1950 e narrante la storia di un’amicizia particolare, al di là della propria immaginazione.

Il singolare Dowd, infatti, se ne va in giro sempre e perennemente insieme al suo immancabile amico, un certo Harvey che, però, altri non è che un personaggio immaginario che soltanto lui può vedere: un enorme coniglio bianco, alto circa un metro e ottanta.

La cosa scuote non poco la sorella dell’uomo, la sofisticata Veta Louise Dowd Simmons (Josephine Hull), tanto che la donna decide di portarlo in manicomio, chiudendo definitivamente la faccenda. Ma non tutto andrà per il verso giusto ed Elwood, sebbene sia perennemente scostato dai suoi cari, farà valere in ogni caso la sua innata semplicità e la sua inerme spensieratezza.

Intramontabile classico della Hollywood che fu, sotto la direzione del valido Henry Koster (regista cui si deve anche La tunica) Harvey è, ancora oggi, un lungometraggio che riesce ad essere quel piacevole prodotto quale è sempre stato, un titolo che, nonostante i i suoi sessantanove anni, riesce a sollazzare grazie alla leggerezza di fondo, mostrando come l’immaginazione sia importante sotto certi contesti e, soprattutto, in determinate realtà sociali.

Tratto una piece ad opera del premio Pulitzer Mary Chase, che cura anche la sceneggiatura insieme a Oscar Brodney, il film è un immancabile appuntamento per chi è in cerca del lato migliore di Hollywood, quello che ha saputo regalare tramite i suoi classici delle perle di vero cinema, fatto di sincera narrativa e interpreti superlativi.

Il grande Stewart, ovviamente, primeggia in questa pellicola veloce, brillante, divertente e simpatica, che con manca di manifestare una sottile vena di graffiante satira sociale, puntando il dito su parentesi amare (i manicomi, lo stile upper class che non accetta la semplicità) e senza dimenticare di gettare semi di folle ironia.

Un’opera che è stata anche citata, in seguito, da da altri lungometraggi, se pensiamo alla strizzatina d’occhio che Robert Zemeckis fa nel suo originale noir Chi ha incastrato Roger Rabbit o al richiamo in versione dark in Donnie Darko di Richard Kelly, il cui protagonista parla continuamente con un immaginario, inquietante, uomo vestito da coniglio di nome Frank.

Nei panni di Elwood P. Dowd, tra l’altro, Stewart ebbe modo di ottenere la sua quarta nomination agli Oscar come miglior protagonista, ma fu la superlativa non protagonista Hull ad agguantare la statuetta.

Edito in blu-ray da CG Entertainment (www.cgentertainment.it) in collaborazione con Universal, Harvey viene proposto in alta definizione con contenuti speciali spazianti da sette minuti di introduzione speciale della star del film James Stewart corredata di montaggio fotografico al trailer, passando per i due estratti commemorativi 100 anni di Universal: l’era di Carl Leammle (durata otto minuti) e 100 anni di Universal: l’era di Lew Wasserman (durata otto minuti).

 

 

Mirko Lomuscio