La macchina del vuoto

La macchina del vuoto è la società di oggi: un mondo di cose non dette, desideri inespressi, ed esperienze non vissute ma solo immaginate. Lasciamo che la tecnologia parli per noi, prendendosi i nostri silenzi e le nostre attese. In un mondo così connesso, non siamo mai stati così sconnessi tra di noi.
Grazie ad uno spettacolo a 360°, lo spettatore si ritroverà avvolto da un mix di suoni e immagini, che lo guideranno alla scoperta di nuove sensazioni ed emozioni, il tutto all’interno del luogo che più di tutti è il simbolo dell’arte performativa: il teatro.

Una serata all’insegna del rock moderno in una versione assolutamente inedita e di insospettabile forza espressiva, adatta agli spettatori di ogni età e agli amanti della musica in tutte le sue forme.

David Milesi e Diandra Elettra Moscogiuri, fondatori della produzione cinematografica Demodami Studios, firmano la loro prima sceneggiatura e regia per il teatro.
Concept e musica studiati da Federico Carbone, cantante, leader e compositore del progetto Poison Blackout, che affiancherà i due registi nella direzione dello spettacolo. Accanto ai brani della band, rivisitati per l’occasione, si alterneranno cover importanti e dense di significato. Sul palco insieme a Carbone: Lorenzo Beltrami (polistrumentista) e Lorenzo Venturelli (chitarra elettrica), già stretti collaboratori da diversi anni; Matteo Vismara (noto attore bergamasco); le ballerine Maristella Furia e Claudia Natale.

Lo spettacolo nasce dall’esigenza di rompere con il modo di usufruire della musica underground, troppo spesso legata al mondo dei piccoli locali e dei passaparola che poco incentivano l’appetito del grande pubblico.
L’idea è quella di fornire uno spaccato su quello che è la musica rock oggi, intrisa di influenze elettroniche e sperimentali, in uno spettacolo di grande artisticità, dove la musica si fonde con la recitazione e la danza, in un turbinio di emozioni forti e primitive ma allo stesso tempo raffinate e ricercate. Varie situazioni di vita legate profondamente dalla musica, il bene che fa all’anima, la salute mentale e l’importanza di quest’ultima nella nostra generazione. Disagi giovanili messi a confronto e situazioni di vita mondana in cui ritrovarsi.
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