LE INTERVISTE DI CLAUDIA CONTE: CHIARA ALIVERNINI

Cari lettori di Mondospettacolo,

oggi la Vostra biondissima redattrice è in compagnia di Chiara Alivernini, cantante, autrice ed attrice romana, oltre che mia carissima amica.

Ciao Chiara! Sei molto coraggiosa… mi conosci ed hai comunque accettato di “subire” la mia intervista! (rido) Bene. Iniziamo dalla prima. Chiara durante l’infanzia e l’adolescenza cosa voleva fare da grande? Quando è nata la tua passione per la recitazione?

Beh “subire” la tua intervista non sarà mai peggio di camminare scalza sui chiodi! (ride) Allora… A cinque anni volevo fare la veterinaria poi ho capito ch oltre ad accarezzare gli animali, avrei dovuto aprire loro la pancia (ride). A dieci volevo fare l’avvocato poi ho capito che l’unica materia in cui ero negata era proprio il diritto! (ride) Un giorno, a 19 anni, all’uscita della facoltà di lettere mi consegnano una brochure di una scuola di teatro e da lì è cominciato tutto!

Porti in scena numerosi musical in cui emergono le tue doti canore. Ci parli del tuo debutto in campo musicale?

La mia passione per la musica è nata sin da bambina grazie al mio cugino cantante Roberto Giglio (che recentemente ha composto le musiche per lo spettacolo Romeo e Giulietta di Gigi Proietti). È stato proprio lui a scrivere i miei primi spartiti. Quando mia madre ha capito che la passione per il canto era vera mi ha trovato una prima insegnante e mi ha fatto produrre il primo cd con un mio brano da cantautrice. Dopodiché mi sono dedicata ai musical dapprima con piccole compagnie fino ad approdare al Sistina!

Secondo te cosa significa essere attore? Abbiamo una passione in comune: il cinema. Che emozioni provi quando sei sul set?

Recitare davanti ad una telecamera riesce a mostrare i lati più segreti di te e credo che anche tu ne sappia qualcosa! Raramente a teatro si vede “un’anima nuda”, come direbbe il buon Pirandello! Essere attore per me significa proprio questo: avere il coraggio di mostrare la propria anima nuda!

E adesso cosa hai in cantiere? Ci puoi svelare qualche tuo progetto?

Ho scritto due puntate pilota per due serie per il web! La prima, Carmilla, è una versione moderna della vicenda narrata nel romanzo di Le Fanu. Oltre a parlare ovviamente di vampiri, tratta anche la tematica dell’omosessualità femminile che ancora oggi sembra essere un primitivo tabù. La seconda, Radzel, è ispirata ad un fumetto stampato da Enzo Marino, un caro amico direttore dell’Aura Edizioni. È la storia di un angelo che cade sulla terra e si trova coinvolta in una serie di problematiche tutte umane! A proposito… udite udite! Colgo l’occasione di comunicarti ufficialmente che sarai protagonista in entrambe!

Wow che onore e che sorpresa! Bene allora presto saremo ufficialmente colleghe!

Ok. Sei stata molto brava a rispondere alle domande sulla tua esperienza artistica. Vediamo se sarai altrettanto pronta a parlarci del tuo…privato! C’è un Lui nella tua vita?

Ebbene si! E come in tutti i gossip più banali è un regista di teatro! (ride) Valerio Molinaro, giovane e talentuoso autore attualmente impegnato nella scrittura di una trilogia intitolata “A tre miglia dall’Avana”. In un certo senso sono stata sua musa perché data la mia passione per il cinema l’ha scritto in forma di sceneggiatura pensandomi come la protagonista femminile che infatti ha chiamato Aurora che è il nome che voleva darmi mia madre quando ero ancora nel suo pancione!

Se la tua vita fosse un film, quale sarebbe e perchè?

“La casa sul lago del tempo”, film diretto da Alejandro Agresti e interpretato da Sandra Bullock e Keanu Reeves. Credo che questo film sia affine al mio modo di vivere perché parla della sofferenza ma anche del piacere che derivano dall’attesa di un qualcosa di meraviglioso. Ad esempio io ho dovuto aspettare dieci anni per riuscire a calcare il palco del Sistina e dopo tredici anni ho rincontrato Valerio che era un mio compagno del liceo ed ora è il mio compagno di vita!

Grazie alla romanticissima Chiara Alivernini per questa intervista!

Non farmi cattiva pubblicità Claudia, sai benissimo che il mio sogno è fare un horror con Tim Burton e quindi il romanticismo lo lascio a te e al tuo Emanuele Ajello!

(Rido) Da Claudia Conte per ora è tutto! Arrivederci alla prossima intervista!

Claudia Conte