Roberto Quassolo ci racconta “Back To The Real”

Roberto Quassolo è un cantautore che con ogni sua uscita riesce a stupirci. La sua ultima novità è il singolo “Back to the real” che anticipa il suo prossimo disco “Acoustic Curtain”. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui per scoprire qualcosa di più.

Intervista Roberto Quassolo

Ciao Roberto, “Back to the real” è il primo singolo di quello che sarà il tuo album “Acoustic Curtain”. Ci racconteresti come è nata l’idea di fare un disco acustico?

Ciao a tutti. Permettetemi di ringraziarvi ancora per l’attenzione e lo spazio dedicatomi. Decidere di fare un disco completamente acustico può sembrare una scelta azzardata, e forse in parte lo è. Ciononostante, credo sia importante per un artista rimanere in contatto con ciò che sente per risultare autentico e quindi non ho fatto altro che ascoltare ciò che mi dicevano le mie sensazioni.
Ci sono infatti, brani ai cui per vari motivi ti senti maggiormente legato, canzoni che ti hanno accompagnato nel corso degli anni e nei confronti delle quali ti senti in qualche misura in debito, nonostante sia stato tu a dar loro vita. E così ti accorgi che le emozioni che queste ti muovono conservano la stessa intensità dei giorni passati e si accende il desiderio di riproporle spogliate delle loro vesti abituali, per dar loro ed in parte anche a te stesso un’ulteriore opportunità, ripercorrendo il percorso della creazione delle stesse a ritroso fino a quel momento in cui gli accordi incontrano melodia e parole. Acustic Curtain nasce così, un’esperienza sonora appassionante e coinvolgente che connette passato presente e futuro.

E in particolare come mai hai scelto “Back to the real” come primo singolo?

Back to the real è statala prima canzone ad essere svestita dell’arrangiamento originale, e quando mi ritrovai in studio con l’amico e produttore Mario Percudani ad ascoltarla, entrambi concordammo che quella sarebbe stata la strada da percorrere per sviluppare tutto il disco. Decisi così di fidarmi delle nostre sensazioni, pensando la canzone potesse sortire gli stessi effetti sull’ascoltatore, invitandolo per così dire ad immaginare gli arrangiamenti degli altri brani contenuti in Acostic curtain. Insomma, direi di back to the real che è un brano che ben rappresenta l’album.

 

Qual è il brano del disco che non vedi l’ora che il pubblico ascolti?

Penso davvero si tratti di un gran bel disco, non posso che invitarvi ad ascoltare tutti i brani. Personalmente mi emoziona molto, ogni brano in maniera diversa. Sarei in difficoltà anche nella scelta di un prossimo singolo. Tuttavia, credo mi lascerò guidare dalle emozioni del momento.

Cosa puoi anticiparci?

Posso dirvi che ci sono tanti progetti in cantiere, sia in lingua inglese che in italiano, e che la voglia di fare musica non manca. A breve uscirà per Undergroundsymphony/TanzanMusic Acoustic curtain. Cos’altro volere di più?

Quanto è difficile scegliere l’ordine dei brani in un album?

Cerco sempre di creare un equilibrio tra le caratteristiche di ogni singolo brano, ritmo, melodia, atmosfera e le emozioni che sentono quando li riascolto. Ricordo ancora quando mi perdevo nell’ascolto degli album dei grandi artisti del passato e mi ponevo la stessa domanda che ora mi è stata rivolta. Mi piaceva immaginare che ci fosse una qualche ragione che avesse accompagnato l’artista alla creazione della sequenza della tracklist, come se lo stesso volesse indirizzarci in un viaggio guidandoci stazione per stazione fino a dove chisssà. Il viaggio è iniziato con Back to the real…singolo e opener dell’album…dove ci porterà?

Hai programma dei live?

Si certo l’attività live è sempre un’ottima occasione per proporre la propria musica. Per cui se vi capitasse di passare dalle mie parti, fatevi riconoscere, vi aspetto sotto il palco. Se dovessi passare io dalla vostre cercherò di farmi riconoscere, sono quello che fabbrica nuvole. Un abbraccio a tutti.

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