SERGIO STIVALETTI CI RACCONTA: “IL NIDO DEL RAGNO”

Ciao miei cari amanti del brivido! Oggi vi voglio parlare di “IL NIDO DEL RAGNO” un horror Italiano del 1988

Come sempre iniziamo dalla scheda del film.

SCHEDA

Il Nido del Ragno (Italia 90’ – Anno 1988)

Regia: Gianfranco Giagni

Soggetto: Tonino Cervi

Sceneggiatura: Riccardo Aragno, Tonino Cervi, Cesare Frugoni ,Gianfranco Manfredi

Prodotto da: Tonino Cervi

Direttore della fotografia: Nino Celeste

Montaggio: Sergio Montanari

Musica: Franco Piersanti

Effetti ottici speciali, stop motion e trasformazioni: Sergio Stivaletti

Interpreti:  Stéphane Audran, William Berger, Bill Bolender , Arnaldo Dell’Acqua, Bob Holton, Attila Löte  (as Lote Attila), John Morrison (IV), Claudia Muzi  (as Claudia Muzii), Massimiliano Pavone, Paola Rinaldi, Valeriano Santinelli

TRAMA

Un professore universitario, durante delle ricerche sulle antiche religioni dell’est europeo, si trova invischiato nello strano suicidio di un suo collega e in una serie di delitti che hanno tutti come comune denominatore un’antichissima setta di adoratori di una misteriosa divinità dalle sembianze di ragno.

LA CRITICA DICE:

Ingiustamente sconosciuto e dimenticato, il film dell’esordiente Gianfranco Giagni (poi scomparso dalla scena) ha diversi motivi d’interesse, dagli effetti speciali di Sergio Stivaletti (che, tra le altre cose, realizza alcune interessanti sequenze in stop-motion) alla bella ambientazione in una spettrale Budapest. Fra gli sceneggiatori troviamo Gianfranco Manfredi, cantautore e sceneggiatore di fumetti per la Sergio Bonelli Editore.

CURIOSITA’ DAL SET…

Il film : “È un film che ricordo con grande piacere anche perché fu uno dei pochi casi in cui il produttore e il regista mi diedero molto ascolto per tutta una serie di cose che non erano prettamente gli effetti ma riguardavano tutta una scelta di cose. Ebbi quindi l’occasione di realizzare una serie di esperimenti fra cui, prima fra tutte, la stop motion che, nonostante si tratti di una tecnica molto valida, non veniva generalmente utilizzata per poca fiducia da parte dei produttori. Invece in questo caso Tonino Cervi (il produttore, tra l’altro figlio di Gino Cervi) mi diede questa grande opportunità assieme al regista Giagni. Mi divertii molto a fare queste animazioni un po’ alla Harryhausen. In quel periodo infatti ricordo che andai proprio a casa sua, in Inghilterra, per mostrargliele. Fu una grande soddisfazione anche perché lui ne fu colpito e mi fece i suoi complimenti.“

Il progetto : “Fu un film un po’ atipico rispetto al panorama normale, avrei voluto fare molto di più, molte altre cose, ma ci sono comunque almeno un paio di inquadrature che mi hanno permesso di sbizzarrirmi. Con la camera che girava al contrario realizzai in stop motion il ragno che entra nel braccio e presi molte idee dai tradizionali effetti ottici di Ray Harryhausen, di Bava e dei grandi di questo tipo. “

La Trasformazione del bambino-ragno : “La trasformazione del bambino-ragno è una sorta di trasformazione in diretta fatta con un animatrone…

Credo che il Nido del Ragno sia stato davvero un buon film che  andrebbe sicuramente rivalutato.

Se ancora non lo avete visto guardatelo, sono sicuro che vi piacerà!!!

Un saluto a tutti e alla prossima.

Sergio Stivaletti