I 12 SPETTACOLI della MARATONA
sul FEMMINICIDIO
DAL 7 AL 13 OTTOBRE 2013 al Teatro Lo Spazio
Testi/Inchiesta di Betta Cianchini
A cura di Alessandro Machìa
Dodici storie differenti, ambientate in contesti sociali, culturali ed economici diversi. Dodici storie di donne, riviste e rappresentate con 12 tagli e prospettive differenti.
Oggi ne parliamo con Stefania Papirio l’attrice che andrà in scena il 10 ottobre con:
“Mancato Soccorso al Pronto Soccorso”
Di Betta Cianchini
A cura di Alessandro Machìa
Ciao Stefania, benvenuta su Mondospettacolo come stai innanzitutto?
Ma benvenuti a voi e grazie per questa opportunità!
Come mi sento…? Emozionata lo avranno già detto…hem vediamo…FELICE! Ecco la parola giusta! Questo progetto mi ha resa un po’ più felice.
Stefania come è nata la tua partecipazione a questo progetto?
Nasce dalla conoscenza con Betta Cianchini, l’autrice, la madre di questo “movimento”. Dalla stima, dall’ascolto della stessa musica, dal piacere di condividere e immaginare.
Parlami del personaggio che interpreti in
“Mancato Soccorso al Pronto Soccorso”
Donatella è un agnello. Nasce già in un macello, le prospettive sono racchiuse in un perimetro ben definito e imbevuto di morte. Conosce quella realtà e in quella si muove. Scoprirà che il suo stesso “pane quotidiano” sarà il boccone che le darà la morte.
Purtroppo sembra proprio che il nostro paese ha il triste primato o comunque è uno dei paesi industrializzati che ha un numero elevato di Femminicidi secondo te quale è la causa di questo fenomeno?
La cosa che mi preme sottolineare è che questi uomini sono figli di queste donne. Per questo motivo credo che il nodo più duro da sciogliere sia quello del ruolo e peso effettivo della donna nella società assurda-malata-depressa-schizofrenica che ci gira intorno. Siamo passate dai reggiseni bruciati a un maschile scimmiottato negli anni ’80. Poi, dagli anni ’90, abbiamo giudicato stretti quegli stessi pantaloni e oggi sembriamo soffocate da un malato femminismo-velinismo di ritorno. Io voglio tornare al punto focale: DONNA. In tutte le sue declinazioni. Questo stesso essere meraviglioso (a volte un po’ petulante…) deve insegnare al suo compagno, padre, marito, figlio, alunno che la complessità, le sfumature, i contrasti rendono incredibile la vita. Degna di essere vissuta. Tutto quello che noi chiamiamo stress è diventato il nostro paravento e al tempo stesso la nostra coperta di Linus. Non facciamoci ingannare!!! Non facciamoci distrarre dai falsi problemi!!! Torniamo a pensare, parlare, a ridere, qualche volta a litigare, ma “restiamo umani” (lo ha detto uno che ci ha rimesso la pelle!).
Lancia un appello ai nostri lettori!!!
Venite! Accompagnateci! Per “Fulvia, Carla, Maria, Donatella, Angela e le altre” non possiamo fare più nulla, ma per me e per te…c’è ancora molto da fare. E il momento di alzarsi dalle poltrone comode. E’ il momento di uscire dal calduccio delle nostre casette di zucchero. E il “momento” è un tempo troppo breve…sfugge dalle mani. Impediamoglielo stavolta!!! Jamm’ bell’!!
Stefania ti ringrazio per avermi concesso questa intervista. Io e la mia redazione ti auguriamo un grande in bocca al lupo per il tuo debutto o meglio ancora come si dice in gergo teatrale “Tanta Merda”.
Ma tanta tanta!!!!!
Grazie a voi che ci avete dato voce anche fuori dal palcoscenico…
Alex Cunsolo
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