Stasera in tv Ballata dell’odio e dell’amore di Álex de la Iglesia

Stasera in tv su Rai 5 alle 21,15 Ballata dell’odio e dell’amore (Balada triste de trompeta), un film del 2010 scritto e diretto da Álex de la Iglesia. Vincitore del Leone d’Argento e del Premio Osella per la migliore sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia del 2010, di due Goya (miglior trucco a José Quetglás, Nieves Sánchez Torres e Pedro Rodríguez, migliori effetti speciali a Reyes Abades e Ferrán Piquer) e di un Méliès d’oro (Álex de la Iglesia), Ballata dell’odio e dell’amore è interpretato da Santiago Segura, Antonio de la Torre, Fernando Guillen Cuervo, Fran Perea, Sancho Gracia, Javier Botet, Joxean Bengoetxea.

Trama
1937. Le scimmie del circo urlano selvaggiamente nella loro gabbia, mentre fuori gli uomini uccidono e muoiono in un altro circo: la guerra civile spagnola. Il Pagliaccio Triste, arruolato contro il suo volere dalla Milizia, finisce per commettere con un machete un massacro di soldati nazionalisti mentre ha ancora indosso il suo costume. E così inizia questa movimentata avventura in cui Javier e Sergio, due pagliacci orrendamente sfigurati, combattono all’ultimo sangue per l’amore ambiguo di un’acrobata durante il regime di Franco.

“Ho fatto questo film per esorcizzare un dolore nella mia anima che non se ne andrà via facilmente, come una macchia d’olio. Mi lavo i vestiti con i film. Mi sento ridicolo, orribilmente mutilato da un passato meraviglioso e triste, come se stessi annegando nella nostalgia per qualcosa che non è mai successo, un incubo enorme che non mi permette di essere felice.”
(Álex de la Iglesia)

“Premiato per la regia a Venezia 2011, un film inclassificabile: una ballata atrocemente poetica. Álex de la Iglesia realizza il film più masochista della sua carriera. Figli degeneri e impazziti dei circensi di Federico Fellini, i tre personaggi sono al centro di una danza macabra – sulle note della celebre canzone di Ninì Rosso – sempre più frenetica e disturbante col procedere verso l’epilogo. Deturpato come il Joker nemico di Batman, il Pagliaccio Triste è un mix di orrore e patetismo che stenti a levarti dalla testa.”
(Roberto Nepoti, La Repubblica, 8 Novembre 2012)

“Grottesco e compiaciutamente violentissimo Ballata dell’odio e dell’amore di Álex de la Iglesia mescola melodramma e riflessioni politiche sulla guerra civile spagnola e la dittatura franchista, osservate con gli occhi di un clown triste e folle in cerca di vendetta”.
(Alessandra De Luca, Avvenire, 8 Novembre 2012)

Con una favola gotica coraggiosa e visionaria, potentissima allegoria della storia di una nazione, De La Iglesia firma probabilmente il suo film più riuscito. Con un gioco citazionistico mirato e intelligente, il regista iberico si muove in equilibrio sia sul fronte storico (la guerra civile spagnola di fine anni ’30, l’attentato a Carrero Blanco del ’73, lo splendido finale sulla croce nella Valle dei Caduti), sia sul piano più prettamente narrativo, raccontandoci le gesta di un antieroe segnato nel destino dalla sofferenza, dalla disgrazia, dalla follia.

 

 

Luca Biscontini