Venezuela, la maledizione del petrolio: il caro prezzo dell’oro nero

È il 2019 e il futuro del Venezuela è alquanto incerto. Sono passati vent’anni dall’inizio della Rivoluzione Bolivariana e quello che era stato uno degli stati più ricci dell’America Latina sta vivendo una crisi economica e umanitaria senza precedenti.

Corruzione, povertà, mancanza di cibo e medicinali, ma anche inflazione e sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti si abbattono come macigni sul Paese che rischia la guerra civile.

Questa drammatica situazione, insieme al caro prezzo che ne pagheranno i venezuelani, è al centro di Venezuela, la maledizione del petrolio, il documentario di Emiliano Sacchetti che, in concorso al FIGRA – Festival Internazionale di Grandi Reportage e Documentari su società, sarà trasmesso Lunedì 30 Marzo 2020 sul canale History.

Sacchetti racconta di una nazione sull’orlo del baratro che diventa terra di scontro ideologico e internazionale tra Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa, le quali si fronteggiano in nome del petrolio. E ci porta dentro le strade di Caracas per arrivare fino alla frontiera con la Colombia, dove tanti cittadini, ormai prigionieri della povertà, cercano con estrema difficoltà un futuro.

La linea seguita in Venezuela, la maledizione del petrolio è quella del reportage giornalistico, in cui Sacchetti ripercorre senza mezzi termini e con estremo realismo i momenti di una crisi spietata. Il regista sceglie di intrecciare le storie dei venezuelani, costretti ad abbandonare la propria terra, alle testimonianze di politici ed esperti di tutto il mondo che mettono in campo le proprie idee sulla situazione. Per tanti di essi il tracollo è stato causato dalla cattiva gestione delle risorse petrolifere e degli scontri tra governo e opposizione che ne sono susseguiti.

Mentre i potenti fanno i loro interessi, alla fine dei conti, a pagare le spese della mala gestione dell’oro nero è sempre e solo il popolo venezuelano, in lotta per sopravvivere ad un’emergenza politica, economica e umanitaria che rischia di non lasciare scampo.

 

Valeria Gaetano