Pulp – la canzone dei Love Ghost tra narrazione di vita e disagio

Pulp, l’ultimo singolo dei Love Ghost, è disponibile sulle migliori piattaforme di audio streaming. Il brano, che parla della relazione di un tossicodipendente con Dio, vuole essere, nel titolo, un tributo a Charles Bukowski ed al suo ultimo romanzo, pubblicato postumo, dal titolo, appunto, Pulp.

Un tributo di questo tipo non è assolutamente inaspettato e per varie ragioni: la prima, la più superficiale, è che il celebre scrittore americano ha sempre avuto un certo fascino sui giovani, a causa della sua vita irregolare e abbastanza dissoluta, ben espressa nelle opere, che sono in parte autobiografiche. La seconda è che Bukowski, con la sua visione cinica e disillusa, ha anticipato il percorso che il quintetto di Los Angeles ha intrapreso recentemente. Il leader dei Love Ghost, Finnegan Bell, ha infatti recentemente affermato che la nuova musica della band è “narrazione delle cose che accadono” nelle vite dei componenti della band in “questo folle periodo della storia”. Idea, questa, molto ben espressa anche nell’opera dello scrittore di origini polacche.

La band, formata da Finnegan Bell (voce, chitarra), Ryan Stevens (basso, cori), Daniel Alcala (chitarra, cori), e Cory Batcher (tastiere,cori), Danielle Gallardo (batteria e cori), dopo una fase “riflessiva”, sviluppatasi nel 2021 con pezzi come Shine like gold, King of Loneliness, Pink Car, Clouds ed altri, sta proponendo recentemente un misto di crossover, nu metal ed industrial. La loro musica sembra essere influenzata da Korn, Coal Chamber, Slipknot, e pezzi come Tell me when, Get Faded e Big Dog ne sono un ottimo esempio. Attivi dal 2016, partiti da un post-grunge con elementi trap ed elettronici, hanno raggiunto la maturità artistica attraverso strade insolite ed originali.

Pulp: suoni distorti ed acidi

Il nuovo singolo è un’ottima miscela: suoni distorti ed acidi fanno da tappeto alla voce del cantante, molto acuta se paragonata alla parte strumentale. In quattro minuti di musica la chitarra elettrica, le percussioni ed i synth (tanto elettronici quanto lirici )creano un brano “corale” e “collettivo”, capace di esprimere il disagio di una generazione. Finnegan Bell duetta con una seconda voce, alla quale è affidata tutta la seconda strofa. Il ritornello è disperato e aggressivo, la band è alla ricerca, come spesso accade, di una notevole musicalità nella linea vocale. Il bridge prima dell’ultimo ritornello ne è un ottimo esempio, con un bellissimo tema di chitarra elettrica che accompagna perfettamente la voce fino all’ultimo ritornello conclusivo

Tra brani originali, spiazzamenti improvvisi, riflessioni esistenziali, suoni industriali e disagi metropolitani i Love Ghost stanno costruendo una carriera estremamente produttiva. Aspettiamo con entusiasmo di capire in che direzione andrà il prossimo pezzo!

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=HFguWjXkpvM

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