Anthia – l’album di debutto Gaslighter

Gli Anthia sono una band progressive death metal e se dovessimo descriverli con una parola, sarebbe “sorprendente”.

L’album inizia con Infancy. È un’intro cupa e d’atmosfera lunga venti secondi, che lascia nell’ascoltatore la tentazione di saperne di più. Dopodiché entra in gioco Gaslighter, ma invece di canzoni oscure e tristi sentiamo un’atmosfera positiva e allegra inaspettata, batteria speed metal e chitarre progressive metal. Occasionali ritmi esplosivi, sintetizzatori power metal e bassi groovy insieme a tempi in chiave irregolari e poliritmi portano la band in un territorio metal progressivo e sperimentale, rendendo ogni pezzo un cocktail di generi e ispirazioni.

Flabbergast, la prossima canzone dell’album, è più lenta, permettendo all’ascoltatore di raffreddarsi, almeno questo è ciò che ci si aspettava all’inizio prima che entrino in gioco basso energico, ritmi esplosivi e growls fragorosi. Non c’è tempo per annoiarsi. Flabbergast è varia, in continua evoluzione. Non sai mai cosa verrà dopo e dopo un breakdown ti permette di dissolverti nella musica. Anthia inizia come una ballata triste e melodica, che presto si trasforma in una canzone potente con un sapore di ribellione e protesta, trasmessa in modo narrativo con elementi di voce teatrale.

Origin of species segue con uno stato d’animo edificante pieno di speranza. Le armonie positive, supportate da sintetizzatori alti, vengono presto sostituite da veloci riff di chitarra e assoli tecnici, che fondono magnificamente potenza e bellezza. Il ritornello è davvero orecchiabile e ricorda una specie di inno. Chairborne ha un’introduzione dal suono ancora più positivo e ottimista che presto cambia con uno dei versi più pesanti di tutti l’album. La voce si esibisce in particolare in questa canzone dimostrando screams di death metal che suonano acuti.

Ciò di cui questo album è pieno è un lavoro di chitarra estremamente vario e tecnico, sia in termini di riff che di assoli. Samedi lo dimostra al meglio. Inizia con armonie orientali e presto incorpora sweep di chitarra, power chords e riff intensi, il tutto alternando abilmente sintetizzatori e pianoforte. Procrastination ricorda le vecchie canzoni dei Metallica con riff diretti e heavy metal. La canzone è power metal dal suono più classico, introducendo anche voci clean, eseguite in modo molto naturale e magnificamente. Questo è il posto dove il basso può mostrare il suo groove.

Exaltation ha più un suono di speed metal. È una canzone molto dinamica e veloce con uno degli assoli di chitarra più interessanti di tutto l’album. L’ultima canzone Prayer inizia potente come per dire che l’album sta raggiungendo la sua catarsi. E, quando pensavi di aver sentito tutto quello che potevi in questo album, una voce femminile singhiozzante inizia la sua narrazione.

L’album è molto vario, veloce e tecnicamente eseguito. È pieno di dettagli ed elementi, mostrando il tempo e lo sforzo infiniti che sono stati messi in esso. Ogni canzone è unica nel suo genere e decisamente imprevedibile.

Link per lo streaming:

https://anthia.bandcamp.com/album/gaslighter