Arriva in dvd il primo cofanetto Uomo tigre – Il campione

“Ma l’Uomo tigre ha in fondo un grande cuore, combatte solo per la libertà, difende i buoni, sa cos’è l’amore, il nostro eroe mai si fermerà”. Chi c’era, nel 1982, ricorda sicuramente queste parole della memorabile canzone interpretata da Riccardo Zara dei Cavalieri del re nei titoli di testa e di coda di Uomo tigre – Il campione, serie televisiva animata arrivata soltanto allora sulle emittenti televisive italiane ma che, in realtà, venne prodotta in Giappone nel 1969, dove fu trasmessa fino al 1971.

Una serie televisiva derivata da un manga scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji e che, costituita da centocinque episodi, vede ora i suoi primi trentacinque rivivere su supporto dvd grazie ad un cofanetto dvd edito da Koch Media in collaborazione con Yamato Video, all’interno della loro collana Anime Factory.

Un cofanetto racchiudente sette dischi tramite cui, quindi, ripercorriamo le avventure sul ring dell’imbattibile lottatore dal volto nascosto dietro ad una maschera da felino del titolo che, anche denominato “demone giallo”, altri non è che Naoto Date, ovvero uno degli orfani formatisi nell’organizzazione segreta della Tana delle tigri, con diramazioni in tutto il mondo e propensa a sottoporre le proprie reclute a crudeli e insostenibili addestramenti.

Lottatore che, però, nonostante la sua ferocia possiede una bontà d’animo che lo porta – mantenendo sempre segreta la propria identità – a devolvere gli introiti dei suoi combattimenti ad un povero orfanotrofio in cui si trova il suo piccolo fan Kenta; mentre, attraverso l’infido Mister X, la Tana delle tigri gli ricorda che deve versare ad essa metà dei compensi, se intende continuare a vivere.

È ciò che apprendiamo nel corso della quarta puntata, La legge della tana delle tigri; man mano che si prosegue all’insegna degli assurdi incontri con wrestler che hanno, appunto, il compito di giustiziarlo durante il match, in quanto considerato un traditore.

Incontri caratterizzati da massicce dosi di violenza grafica che, provviste addirittura di splatter, appaiono decisamente atipiche per uno spettacolo a cartoni animati di fine anni Sessanta, testimoniando il non poco innovativo potenziale della serie, ancora oggi di taglio moderno sebbene siano trascorsi cinque decenni dal suo concepimento.

Incontri che spaziano da quello con il Pitone nero alla difficoltosa sfida dello Star Apollon che, riuscendo a mantenere le gambe serrate, sfoggia una tecnica sopraffina.

Ma non mancano neppure il colossale Uomo Gorilla (di nome e di fatto), il Daigo Daimon che non riesce a fare del male a Naoto perché lo considera come un fratello, il loro ex allenatore Joe Fortis, i combattimenti dai toni horror con Stella di teschio e Dracula detto la Sanguisuga, la sconfitta da parte di Antonio Inoki, il ferimento al braccio prima di affrontare Giaguaro nero, il vendicativo Fang il rosso e Maschera d’oro.

Senza contare Ursus Apollon, fratello del già citato Star, e il misterioso Grande zebra che affianca l’Uomo tigre contro l’Uomo leone e la Mummia egiziana, incrementando la sequela di audaci corpo a corpo privi di regole che fecero la fortuna del cartoon, poi oggetto di due continuazioni datate 1981 e 2016.

Cartoon che, tra una combriccola di pescatori in difficoltà e una bambina cui occorre denaro per sottoporsi all’intervento che le consentirebbe di recuperare la vista, non dimentica, comunque, l’indispensabile e fondamentale spruzzata di buoni sentimenti.

Con le sigle originali di apertura e chiusura a fare da contenuto extra in ogni dvd e, incluso nella confezione, un booklet a colori riportante la guida completa agli episodi corredata da rari disegni preparatori e gallerie dei fondali.

 

Francesco Lomuscio